Lagalla “Palermo e Milano lavorano insieme su idee e progetti”

PALERMO (ITALPRESS) – “Io credo che il confronto tra le aree metropolitane, apparentemente più diverse, concorra utilmente alla formulazione di strategie che, partendo proprio dalle comunità locali, soprattutto quelle più grosse e significative, siano in condizione di incidere con progetti concreti sulla correzione dei difetti e sull’evoluzione delle opportunità, quelle che in atto per quanto riguarda Palermo si dimostrano le più promettenti e le più significative. Parlo in particolare del ruolo che Palermo sta rivestendo nella transizione digitale,

nell’accoglienza del nomadismo digitale, nella capacità di assorbimento occupazionale delle competenze digitali che la vede terza in Italia dopo Milano e Torino. Quindi partiamo dalle cose comuni, mettiamo a confronto le best practices e immaginiamo uno sviluppo in cui le città metropolitane concorrano con il Paese, quindi a differenziato livello di governo, per poter migliorare e far crescere il nostro Paese anche in una chiave e in una prospettiva euro-mediterranea”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a margine del “Forum Milano-Palermo, Genio Mediterraneo”, al Teatro Massimo, nel capoluogo siciliano.

“Le proposte, le idee e i progetti sono già in corso – aggiunge -. Lavoriamo insieme tra l’amministrazione di Palermo e l’amministrazione di Milano per tutta la parte della digitalizzazione del gemello digitale della città. Una realtà che a Milano si è già concretizzata e su cui noi stiamo lavorando. Siamo partiti, come tutti voi sapete, dalla Control Room e stiamo andando avanti su questa linea per poter realmente creare la Twin City. A parte le collaborazioni dell’amministrazione, il confronto continua, costante, tra gli Atenei, tra il mondo dell’impresa che mettiamo in contatto, ma soprattutto su questa trasformazione digitale che vede la valorizzazione delle start-up e l’attrazione degli start-upper a Palermo, partendo proprio da esperienze simili che già Milano ha in corso ed ha fatto nel passato”. “Noi – sottolinea Lagalla – abbiamo bisogno di riallineare i nostri servizi agli standard medi o medio-alti del nostro paese perché non possiamo immaginare di accogliere qui se non contingentemente una comunità digitale, l’occupazione digitale e poi non diamo servizi perché dopo un certo momento la gente anche si stanca”. xd6/vbo/gtr


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