Fumarola “Per aumento salari servono rinnovi contratti”

PALERMO (ITALPRESS) – “Allarme salari? E’ dimostrato che quando ci sono i rinnovi dei contratti i salari crescono.

È quello che la CISL ripete ormai da tantissimi anni.

Bisogna rinnovare i contratti sia pubblici che privati, perché è lì che si ragiona sugli incrementi.

Pensiamo che ritardare nei rinnovi di contratti, penso a quelli del settore pubblico, sia assolutamente sbagliato perché si nega a lavoratrici e lavoratori la possibilità di avere un incremento salariale, in questo tempo così complesso e soprattutto.

Se penso ai contratti del pubblico impiego, mai si era verificato che ci fossero delle risorse per i rinnovi contrattuali, nel nostro caso fino al 2030.

Il tema salariale va affrontato con i rinnovi, il tema salariale va affrontato con una maggiore produttività che va redistribuita, va affrontato con investimenti che devono generare buona occupazione, stabilizzare l’occupazione che c’è e dare la possibilità alle persone di potere immaginare un proprio progetto di vita concreto”.

Così Daniela Fumarola, segretaria generale Cisl, a margine del congresso Cisl Palermo Trapani.

Sulla Sicilia e il gap tra mezzogiorno e nord: “Credo che al Sud, come anche nel resto del Paese, vadano spese bene le risorse delle quali si dispone.

Abbiamo risorse importantissime del PNRR che, se spese presto e bene, possono generare nuova occupazione, possono stabilizzare quella che c’è e possono dare appunto una prospettiva anche a coloro che in questo momento vivono un rapporto di lavoro povero.

In Italia non c’è un problema di occupazione, c’è un problema non di quantità ma di qualità del lavoro.

Spesso, soprattutto giovani e donne, sono obbligate ad accettare lavori poveri e quindi part-time involontari perché non riescono a conciliare la vita lavorativa con la vita personale, non possono fare straordinari.

Noi dobbiamo concentrarci su queste due leve, investimenti e spendere bene le risorse.

Il 2026, che è la scadenza per la quale il PNRR concluderà il suo percorso, è alle porte.

Pensiamo che attraverso una governance partecipata, quindi con l’impegno di tutti a partire del sindacato, si possa e si debba verificare la qualità della spesa, perché sarebbe sbagliato e sarebbe veramente un tradimento nei confronti delle persone, avere le disponibilità, non poterle utilizzare e lasciare che la disoccupazione, soprattutto al Sud, resti”.

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