ROMA (ITALPRESS) – I contribuenti italiani con debiti fiscali non ancora riscossi dalle Agenzie sono 22,8 milioni. 3,6 milioni sono le persone giuridiche, 16,3 i lavoratori dipendenti, i pensionati e i percettori di altre forme di reddito, 2,9 milioni sono artigiani, commercianti o liberi professionisti. A renderlo noto è la Cgia di Mestre, che ha analizzato i dati dell’Agenzia delle Entrate. Solo un debitore col fisco, su otto, è una partita IVA, evidenzia l’associazione. Tra il 2000 e il 2024 il fisco non ha riscosso tasse, contributi, imposte, bollette, multe, per 1.274 miliardi di euro. Al netto delle persone decedute, delle imprese cessate, dei nullatenenti e dei contribuenti già sottoposti ad azione cautelare o esecutiva, l’importo potenzialmente aggredibile si riduce a poco più di 100 miliardi di euro, appena il 7,9% del totale. Dei 1.274 miliardi di euro di tasse non riscosse negli ultimi 25 anni, il 58% è riconducibile alle regioni del Centrosud, il rimanente 42 per cento a quelle del Nord.
gsl