Serie B. Il Benevento naufraga all'Adriatico. Pescara: vittoria e primato

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Pescara - Benevento Pescara - Benevento

Sanniti impacciati in fase di impostazione e mai pericolosi. Pescara compatto, bravo nel fraseggio e micidiale sulle corsie laterali. 

   
  Puggioni
    sampdoria Serie A

Maggio

Volta
 
Antei


Di Chiara

   

Viola


 
 
 
 
Tello
 
Nocerino

 
Ricci

Asencio

Improta

 
 
Mancuso

Monachello

Marras
 
 
 

Brugman
   
 
Memushaj

 

Machin
 

Del Grosso

Gravillon
 
Campagnaro

Balzano
   
Fiorillo
  Pescara Serie B


Il Benevento era in cerca del colpo esterno per rimediare alla sconfitta subita contro il Foggia ma con una prestazione poco convincente, la truppa di Bucchi perde anche a Pescara che invece si conferma squadra temibile di alta classifica.

Il Pescara di Pillon è una squadra. Il Benevento no. Partiamo da questo assunto, per leggere il match dell’Adriatico valido per la settima giornata del campionato di Serie Bkt 2018/19. I biancoazzurri offrono una gara perfetta, avevano fatto anche con il Crotone, chiudendo tutte le linee di passaggio ai giallorossi, coprendo ogni zona di campo, sfruttando le corsie laterali e mettendo il Benevento costantemente in affanno. I ragazzi di Bucchi, partiti bene, vanno via spegnendosi: palleggio inutile, in calo sul piano fisico, senza idee in avanti. Se il passivo è limitato (troppi i goal subiti in queste prime uscite dal Benevento) è solo grazie a due interventi prodigiosi di Puggioni. Poi, sui due goal degli adriatici, la difesa sannita ha le sue grosse responsabilità. Anche i cambi operati da Bucchi, che ancora una volta cambia con la squadra che fa fatica a trovare equilibrio soprattuto in mediana, non fruttano. Male anche i senatori come Maggio, Volta e Di Chiara, non sembrano in condizione e Marras, Monachello e Mancuso gli sfuggono più e più volte. Stesso discorso per Nocerino e Tello: Machin li fa letteralmente impazzire mentre Improta e Ricci non entrano mai in partita. Insomma, quella che doveva essere la gara del riscatto si trasforma in una nuova sconfitta. A salvarsi solo il tifo costante degli oltre 2000 suoporter al seguito della Strega che se vuole tornare protagonista ha bisogno di ben altre prestazioni.

Le scelte

Bucchi perde Costa( fuori anche Tuia e Bukata) ma recupera Antei. Il modulo resta il 4-3-3 ma con diverse novità. In porta Puggioni – nonostante gli errori visti contro il Foggia – in difesa i terzini sono Maggio e Di Chiara (preferito a Letizia) con Volta e Antei centrali. In mediana Viola è il metronomo con Nocerino e Tello al suo fianco. In avanti spazio ad Asencio con Ricci ed Improta a supporto.

Per il Pescara Pillon ha pochi dubbi viste anche le assenze di Scognamiglio, Antonucci e Capone ma ritrova Cocco e Monachello. Fiorillo tra i pali, difesa con Del Grosso, Campagnaro, l’ex Gravillon e Balzano. A centrocampo Memushaj, Brugman e Machin mentre in attacco insieme a Monachello e Mancuso ci sarà Marras.

La gara

Pronti via ed al 2’ il Benevento va subito in avanti mostrando personalità. Di Chiara rimette in gioco, Asencio prolunga ma Tello non arriva. I minuti passano, I moduli a specchio non permettono grosse giocate e gli spazi si chiudono sempre più: tanto traffico a centrocampo. Il Pescara, appare più propositivo sulle corsie laterali. Al 7’ però, arriva la prima occasione del Pescara. Brugman recupera, Balzano lancia in verticale Monachello che entra in area, la mette al centro per Mancuso che calcia ma la conclusione è centrale e Puggioni para a terra.

Al 20’ Maggio stende Machin a due passi dall’area di rigore. A calciare va Brugman ma la conclusione viene ribattuta. La palla resta viva e ne approfittano ancora gli uomini di Pillon con Marras ma Di Chiara chiude in corner. Al 30’ la migliore occasione del match per il Pescara. Tutto parte dalle corsie laterali: Mancuso va via a Maggio e libera il traversone sul secondo palo, Machin la rimette al centro per Marras che di tacco – a Puggioni battuto – colpisce il palo.

Al 32’ arriva la risposta del Benevento con il tentativo in rovesciata di Asencio, palla alle stelle. A guidare la gara è sempre il Pescara e Puggioni deve intervenire in maniera super sul colpo di testa di Campagnaro. Dal corner successivo ecco il vantaggio di Mancuso (Asencio e Antei se lo perdono) che di testa fredda Puggioni. Sul finire di frazione ci prova Memushaj dalla lunga distanza ma la mira è sballata.

Nella ripresa, i sanniti trovano subito il pari con Viola, su calcio di punizione, che al 50’ - di sinistro - disegna una traiettoria imprendibile per Fiorillo. Pareggio, che dura lo spazio di un’arcobaleno perchè la “tempesta” Pescara si abbatte nuovamente sul Benevento. Al 52’ grande azione degli abruzzesi e gran palla di Marras per Machin (bravo ad inserisi tra le linee) che con un diagonale preciso batte nuovamente Puggioni. Al 55’ Tello sbaglia in appoggio, possibilità di un 3 contro 2 in contropiede per il Pescara ma Monachello spreca calciando in curva Nord. La reazione degli ospiti arriva al 56’ ma il cross di Tello è troppo lungo per Asencio.

A questo punto, parte la girandola dei cambi. Bucchi in 9 minuti fa uscire Improta, Ricci e Viola ed inserisce Buonaiuto, Insigne e Coda: si passa, di fatto, al 4-2-4. Pillon, invece, inserisce Perrotta per Monachello ed il Pescara si risistema: è 5-3-2. Al 73’ uno svarione di Del Grosso, regala un’opportunità per Coda che ci prova di testa ma Fiorillo è attento e ci mette i guantoni.

A Pillon, non va ancora bene. Allora fuori Marras e dentro Kanoutè e conseguente passaggio al 5-4-1 con il solo Mancuso in avanti. Per il Benevento, si fa dura. Difficile, infatti, riuscire a scardinare il bunker abruzzese. Nel finale, è ancora il Pescara a creare i pericoli maggiori. All’84’ Mancuso va via a Volta, palla al centro per Brugman che praticamente a porta vuota spara alto sulla traversa. L’unica conclusione del Benevento (tanti, tantissimi gli errori in impostazione) è legata invece al destro in diagonale di Maggio che si spegne lontano dalla porta di Fiorillo al minuto 93. Al 95’ è ancora Puggioni a dire di no a Brugman.

La gara finisce qui. Il Pescara convince, strappa applausi e guadagna la vetta. Il Benevento non si ritrova più e Bucchi dovrà lavorare tantissimo durante la sosta che forse capita a pennello. Ci sono tanti correttivi di apportare, anche sul piano della gestione, della lettura del match e non mostrarsi più impacciato in fase di costruzione.

Tabellino

Delfino Pescara(4-3-3)
: Fiorillo; Balzano, Gravillon, Campagnaro, Del Grosso; Memushaj, Brugman, Machin; Mancuso(90’+2 Cocco), Monachello(73’ Perrotta), Marras(81’ Kanoutè). A disposizione: Kastrati, Fornasier, Elizade, Palazzi, Del Sole, Ciofani. All. Pillon.

Benevento Calcio(4-3-3): Puggioni; Maggio, Volta, Antei, Di Chiara; Nocerino, Tello, Viola(70’ Coda); Improta(64’ Buonaiuto), Asencio, Ricci(62’ Insigne). A disposizione: Montipò, Gori, Sparandeo, Gyamfi, Letizia, Billong, Del Pinto, Goddard, Volpicelli. All. Bucchi.

Arbitro: sig. Niccolò Baroni di Firenze
Assistenti: sig. Pasquale Cangiano di Napoli e sig. Gamal Mokhtar di Lecco.
IV Uomo: sig. Ermanno Feliciani di Teramo.

Note.

Marcatori: 37’ Mancuso(P), 51’ Viola(B), 53’ Machin(P)
Ammoniti: 45’+1 Di Chiara(B), 55’ Del Grosso(P), 61’ Nocerino(B), 69’ Memushaj(P), 71’ Volta(B), 74’ Fiorillo(P)
Angoli: 5 a 2 Pescara.
Fuorigioco: 0 a 0.
Recupero: 4’ pt, 5’ st. 

Michele Palmieri.



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