PALERMO (ITALPRESS) – “La violenza nel caso dei giovani è indice di un disagio e i dati sono sempre in continua crescita, tanto più in determinate fasce sociali e ancora più post-Covid.
La prevenzione in questo campo è quella di fare grande attenzione sin dai primi anni di vita, quindi nelle scuole, questo è importante: la presenza di medici, neuropsichiatri e pediatri e bisogna formare i medici a poter cogliere quelli che sono i primi segnali di un disagio”.
Così Toti Amato, presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, a margine del convegno “I giovani e la violenza: un fenomeno in aumento?”, organizzato dall’Omceo di Palermo e dal Centro Studi Giuridici e Sociali Cesare Terranova in memoria di Francesca Morvillo.
“Per quanto ci sia un decreto Caivano – aggiunge -, si promettono tante cose, ma alla fine manca il personale, mancano i medici.
E’ importante fare rete, ma mancano i medici.
Uno dei dati è che c’è come statistica un neuropsichiatra infantile ogni 12.000 abitanti.
Insomma, credo che siano numeri veramente irrisori.
Serve un lavoro forte di collaborazione tra scuola e sanità.
Probabilmente rilancio un’idea, un pensiero che già in Sicilia si era lanciato 5-6 anni fa: quello di riportare il medico o una figura sanitaria stabile nelle scuole”.
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