Vicenda CMR. Belfiore: "Massima trasparenza rispetto al piano di salvataggio dell’azienda"
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"La struttura non darà corso ai 50 licenziamenti paventati nei giorni scorsi grazie ad un accordo di prossimità sottoscritto in essere lo scorso venerdì, 15 marzo, presso Confindustria insieme alle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL".
In merito alle notizie relative alla vicenda CMR di Sant’Agata de’ Goti, l’amministratore delegato, avvocato Paola Belfiore, ha voluto confermare la piena disponibilità dei vertici della struttura a qualsiasi chiarimento e confronto rispetto alle azioni poste in essere per il salvataggio della struttura e per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
“Un chiarimento – afferma Belfiore – utile soprattutto ad evitare che alcune affermazioni imprecise e confuse vengano utilizzate per strumentalizzare una situazione, quella del CMR, su cui tutti noi stiamo lavorando affinché la struttura possa continuare a garantire la pregevole attività di assistenza svolta dal personale sanitario e amministrativo”.
La replica a Maglione. “Le dichiarazioni del deputato M5S, Maglione, non tengono conto degli sforzi profusi, dall’amministrazione, dai sindacati e dalla struttura tutta, tesi a seguire le procedure di risanamento del CMR di Sant’Agata dé Goti affinché le problematiche economiche non gravino sui posti di lavoro”.
“Nel dettaglio - continua Belfiore - voglio precisare che la struttura non darà corso ai 50 licenziamenti paventati nei giorni scorsi grazie ad un accordo di prossimità sottoscritto in essere lo scorso venerdì, 15 marzo, presso Confindustria insieme alle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL. Questo accordo, sarà sottoposto all’approvazione finale dei lavoratori nei prossimi giorni e prevede il mantenimento dei livelli occupazionali nel rispetto del piano di concordato approvato dal Tribunale di Benevento. L’accordo di prossimità potrà essere aggiornato ogni quattro mesi sulla base delle necessità delle parti e avrà una durata limitata nel tempo. Ribadisco, dunque, la disponibilità ad ogni confronto, purché proficuo e costruttivo nel solo interesse dei lavoratori e della struttura”.