Verso il referendum comunale per la gestione pubblica dell'acqua nel Sannio

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L’acqua è un bene primario e non si tocca. E’ questo il tema affrontato dall’Associazione Io x Benevento, con la partecipazione di alcuni comitati di quartiere, sull’importantissima risorsa che non può e deve essere negata a nessuno.

Ad argomentare questo importante problema  - presso il Piccolo Teatro Libertà, in via Santa Colomba - è stato il presidente dell' Associazione Io x Benevento, Giuseppe Schipani: “Le nuove gestioni di politica cittadina stanno dimenticando alcuni diritti fondamentali. Il tema di oggi ne è una dimostrazione. Cercare di privatizzare la gestione dell’acqua è un attentato che stanno cercando di portare ad un bene di prima necessità. Spesso - sostiene Schipani - siamo chiamati ad onorare tasse molto onerose, addirittura tra le più alte in Italia; senza avere in cambio un servizio decente. Se non ci si attiva – insieme alle varie organizzazioni di tutela cittadina - saremo sempre costretti a lamentarci”.

Schipani esorta i cittadini a non avere un atteggiamento passivo su una questione fondamentale. "Siamo la prima generazione che non potrà garantire un futuro ai propri figli. Si è diffusa una brutta cultura che ha sfasciato quelle fondamenta che dovevano essere le colonne portanti della società. Tutti insieme dobbiamo camminare mano nella mano. Ci sono istituzioni che vorrebbero privatizzare anche beni pubblici – arrogandosi il diritto di poter decidere come spendere e gestire i nostri soldi. Non bisogna dimenticare, comunque, che ci sono degli articoli costituzionali ai quali bisogna per forza attenersi".

"E’ normale - afferma il presidente dell’Associazione Io x Benevento - che se il politico nota che un cittadino non è interessato a come vengono impiegati i suoi soldi, cercherà – se si tratta di una persona poco onesta - di realizzare cose che già ci hanno portato a vivere questa situazione di estrema difficoltà. Se fosse stata adottata una gestione diversa non parleremmo di problematiche come la disoccupazione e la Sanità, giusto per citare alcuni problemi”.

Gianni Tretola – invece - esponente dell’associazione comitati Madonna della salute di Benevento, sottolinea: “Lasciare ad un privato la gestione di un bene primario come l'acqua è pericolosissimo. Non si può lucrare su un servizio di prima necessità. Il gestore pubblico – a differenza del privato – ne adotta una conduzione diversa. Che debba pareggiare i conti economici è anche giusto, ma il suo scopo primario non è certamente il lucro”.

L'assemblea è stata organizzata dal Comitato Sannita Acqua Bene  Comune, con il sostegno dell' Associazione Io x Benevento e vari comitati di quartiere. L'obiettivo è quello di andare avanti in maniera compatta, in modo da poter condurre una battaglia importantissima contro la privatizzazione di un bene pubblico, e di vitale importanza, come l’acqua. Bisogna raggiungere tremila firme. Si comincia il 18 Novembre. È un cammino che dovrà portare al referendum per la pubblica gestione dell'acqua nel Sannio.

Il motivo per il quale è stato costituito questo comitato è quello di evitare che si faccia profitto sull’acqua. Bisogna riappropriarsi di un bene che è già un misto tra pubblico e privato. Si parte, intanto, da un dato inconfutabile, come  fa notare  Gian Nicola Seneca,  presidente del comitato ABC (Acqua bene comune) "I privati sono proprietari di Gesesa".
 

C.D.



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