Tornare a casa da sola di notte: quello che prova una donna

Si intitola "Au bout de la rue" ("In fondo alla strada") il cortometraggio del regista francese Maxime Gaudet. Un piano sequenza di tre minuti, un'unica inquadratura per far vivere allo spettatore quello che le donne possono provare quando si ritrovano a camminare da sole per strada di notte.

Alla luce degli ultimi fatti di cronaca nera accaduti in Italia, assume maggior valore questo cortometraaggio francese che punta i riflettori sullo stato d'animo delle donne in situazioni "normali" che assumono caratteristiche di criticità. Nel corto una ragazza saluta gli amici prima di incamminarsi verso casa, l'amica le raccomanda di stare attenta. La musica nelle orecchie, la strada poco illuminata.

Pochi passi più avanti e un uomo si avvicina cercando di attirare la sua attenzione: "Buonasera. Ehi buonasera. Sto parlando con te! Ma guarda non mi risponde questa... Dove stai andando? Se vai a casa ti accompagno? Ehy, ti sto parlando!". La ragazza non si volta, continua a camminare seguita da insulti irripetibili. Si possono quasi toccare con mano l'ansia e la paura che prova a ogni angolo svoltato. E poi finalmente il portone di casa e quella sensazione di avercela fatta, che ogni donna prova almeno una volta nella vita.

A cura di Marisa Labanca, cortometraggio di Maxime Gaudet


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