Presentato il VI volume de “Il Benevento e la sua Storia” di Nicola Russo

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Nella sala consiliare della Provincia di Benevento è stato presentato il VI volume, postumo, del libro di Nicola Russo

La veste grafica è quella degli altri cinque. Un libro – riduttivo definirlo tale - arricchito da tantissime foto, correlate da aneddoti sulla storia calcistica del panorama sannita. Si tratta di un volume che va dal 1999 al 2010. Un periodo che segna il passaggio del Benevento calcio alla famiglia Vigorito.

Durante la presentazione, moderata dall’avvocato Mario Collarile, delegato Provinciale Coni, diverse sono state le testimonianze su Nicola. A fare gli onori di casa il presidente della Provincia di Benevento, Antonio di Maria: “Ho avuto modo di conoscere Nicola a Santa Croce del Sannio. Era una bella persona che non si è dedicata solo al calcio, ma a tutto il territorio della Provincia di Benevento. Faceva questo lavoro con passione e trametteva serenità”.

“Abbiamo voluto ricordare Nicola Russo, assieme ad Antonio Buratto, attraverso l’intitolazione della tribuna stampa dello stadio Vigorito, per far sì che non si perda e resti nella memoria quanto realizzato da Nicola” afferma, invece, il sindaco Mastella”. “Dico semplicemente una cosa -conclude il primo cittadino – così come diceva Sant’Agostino: ‘ Signore, non ti chiediamo perché ce l’hai tolto, ma ti ringraziamo per il tempo che ce l’hai donato”.

Giovanni Fuccio, presidente dell’ asso stampa sannita, sostiene: “Nicola aveva il senso delle istituzioni e l’attaccamento alla categoria. Siamo orgogliosi di averlo avuto con noi a svolgere l’attività comunicativa. Possiamo collocare Nicola accanto a tutti quei giornalisti che rappresentano la grande tradizione nel mondo dell’informazione sannita. Il contributo di Nicola era straordinario per le attività che svolgeva. Tutta la sua vita giornalistica è stata improntata al sacrificio, all’impegno e al rispetto degli altri colleghi".

"Si è sempre ispirato ad un tipo di informazione sana, corretta e rispettosa, mai ossequiosa. Il suo insegnamento - prosegue Fuccio - è quello che il mondo della comunicazione deve sempre muoversi nella sua indipendenza più chiara e limpida. Oggi si pensa che l’informazione viaggi attraverso i social o che non servano più i giornali on line e la carta stampata. E’ un grave errore pensare che tutto il passato e il modo di fare giornalismo possa essere abbandonato”.

“Sicuramente -continua il presidente dell’assostampa sannita - il nuovo va portarlo avanti. Nicola, da questo punto di vista, è stato sempre all’avanguardia. Quando a Benevento nacquero le prime radio, lui era in prima fila. E’ importante conservare nella propria mente i principi di moralità con i quali svolgere l’attività dell'informazione. Nicola, da questo punto di vista, ha dato al nostro territorio un contributo che lo colloca tra primi posti nel mondo del giornalismo sannita”.

Il collega Bruno Marra aggiunge che: "Nicola ha un archivio fotografico di valore inestimabile. Posso confermare che aveva una serie di fotografie di squadre dilettanti di tutte le serie: dalla Terza Categoria fino all’Eccellenza. Il calcio sannita non è solo il Benevento, ma anche un mondo di dilettantismo vastissimo. Le foto in bianconero sono uno spaccato particolare della storia del calcio sannita. In queste foto si possono ritrovare tutti: dal tifoso, al magazziniere, fino al dirigente. Nicola ha fatto sentire sempre tutti protagonisti, a prescindere dal ruolo. E’ un merito che gli va riconosciuto. Non si tratta soltanto di un libro legato a ricordi”.

“Nicola Russo amava la sua terra e la squadra del cuore. Credo che in lui - sostiene il giornalista Peppe Iannicelli - si sintetizzi la passione giallorossa in tutti i suoi sensi: da quella sportiva, che comincia con la San Vito e arriva fino alla serie A, categoria che Nicola ha fatto in tempo a vivere anche da protagonista; fino ad arrivare all'amore per sua terra: il territorio delle Forche Caudine, che non si è piegato ai prepotenti. Un terra dove si producono eccellenze e che in giro viene apprezzata anche grazie al lavoro di persone come Nicola, che hanno contribuito a far innamorare di Benevento il mondo intero”.

Toccante il ricordo finale dell’avvocato Mario Collarile, sotto lo sguardo commosso di Immacolata Fiscarelli, moglie del compianto Nicola. “ In un momento difficile della mia vita ho ricevuto tante telefonate, ma non potrò mai scordare quella di Nicola. Lui era molto devoto a Padre Pio. Un giorno mi telefonò per dirmi che era stato a Pietrelcina".

"Io gli risposi" - conclude l'avvocato Collarile -  "E quindi?" e Nicola disse: “Tranquillo, ho già parlato. Tutto a posto”. Tra i tanti presenti che si sono avvicendati per ricordare Nicola, anche l'ex assessore Mario Coletta; lo storico direttore del Museo del Sannio, Elio Galasso, e il giornalista Antonio De Lucia.

Claudio Donato



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