Ispettorato Lavoro: nel 2017 irregolari a controlli 900 aziende e 67% lavoratori

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Ispettore del Lavoro, foto: magaze.itIspettore del Lavoro, foto: magaze.it

L'Agenzia Unica per le ispezioni del lavoro, istituita con il DLgs 149/2015, denominata "Ispettorato nazionale del lavoro'', è chiamata ad integrare ed unificare i servizi ispettivi del Ministero del Lavoro, dell'Inps e dell'Inali, assicurando una uniformità di azioni ispettive su tutto il territorio nazionale, attraverso i propri uffici territoriali. 

In tale contesto dal 10 gennaio 2017 è pienamente operativo l'Ispettorato territoriale del lavoro che assume compiti e funzioni della Direzione territoriale del lavoro. Siginificativi i risultati dell'attività di vigilanza svolta dagli ispettori del lavoro nell'anno 2017. 

Le aziende irregolari ai controlli sono state 900, che rappresentano il 69% sul totale delle 1.301 aziende ispezionate. Significativo in proposito è risultato essere il numero dei lavoratori irregolari scoperti nel corso di questi controlli. Su 1.371 lavoratori controllati 927 sono risultati irregolari e cioè il 67% Di questi, sono stati trovati intenti al lavoro 347 lavoratori totalmente "in nero" e cioè privi della benché minima copertura previdenziale ed assicurativa prevista in caso di infortunio sul lavoro."

I lavoratori in "nero" rappresentano il 37% dei lavoratori comunque irregolari, Tanto, qualora è stato accertato l'impiego di lavoratori "in nero' in misura non inferiore al 20% del personale presente sul luogo di lavoro, ha determinato anche l'adozione del provvedimento di sospensione delle aziende irregolari. Le violazioni in materia di orario di lavoro sono state 44, quelle in materia di appalti illeciti e fenomeni interpositori di manodopera 15, mentre in materia di sicurezza sul lavoro le violazioni prevenzionistiche nel solo settore dell'edilizia sono state 407 e 22 negli altri settori produttivi.

Il totale delle sanzioni irrogate è stato pari ad € 718.950,55 e, nel complesso, é stata iscritta a ruolo una somma pari ad C 1.642.638,80, a seguito omesso pagamento di ordinanze-ingiunzione che risultano essere state emesse in numero di 337, oltre che l'avvio del recupero di 2.670.110,45 per contributi e premi evasi.

L'intento di arginare il fenomeno del lavoro nero o irregolare e la necessità di recuperare l'ingente gettito sottratto alla contribuzione fiscale, previdenziale ed assicurativa ha cosi orientato la programmazione dell'attività dì vigilanza, sovente effettuata in congiunta con i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Inps e Inail, verso settori produttivi quali l'edilizia, l'agricoltura, i pubblici esercizi, il tessile e i servizi di logistica che, statisticamente, risultano tra quelli con più elevato tasso d'irregolarità accertata e con la maggiore incidenza d'infortuni sul lavoro.

Per il l'anno 2018 l'attività di vigilanza prosegue nell'ambito del contrasto al lavoro nero in quei settori che hanno formato oggetto di una preventiva analisi di intelligence da parte dell'Ispettorato territoriale del lavoro.



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