Emozioni in colore a Palazzo Paolo V

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Mostra Contaminazioni Cromatiche Mostra Contaminazioni Cromatiche

Tre artisti contemporanei espongono le proprie "contaminazioni cromatiche" e attendono di essere a loro volta "contaminati" dalle opinioni del pubblico. La mostra è stata inaugurata venerdì 25 agosto.

Ore 19.30. Sono in perfetto orario per l’invito ricevuto in occasione dell’apertura della mostra d’arte contemporanea “Contaminazioni cromatiche”, alloggiata al secondo piano di Palazzo Paolo V. Gli artisti sono ancora all’opera. Guardo l’orologio, sono in lieve anticipo. Ancora un chiodo, un’ultima occhiata generale e Maria Pia Delli Veneri, Gioseph Izzo e Antonio Ricciuto sono pronti per accogliere con un brindisi il primo pubblico.

Maria Pia Delli Veneri è al battesimo della sua prima mostra. Se anche non me lo avesse detto a chiare lettere, non sarebbe stato difficile intuirne l’emozione. “ Ciò che mi aspetto è di riuscire a trasferire al pubblico le mie emozioni”. Da Città Spettacolo mi aspetto che mi apra le porte per future occasioni”. Gioseph Izzo è alla sua decennale esperienza di collettive. Alla richiesta di esplicitare il senso della sua arte dice di essere alla ricerca della bellezza come senso assoluto. Mi compiaccio di aver colto la sua intenzione comunicativa: le sue tele, ricche dei colori della terra, gli squarci che rappresentano il dolore e la sofferenza da cui nessuno può dirsi immune, infine gli spiragli di luce e di colore che si intravedono in alto, che aprono alla speranza del superamento. “Mi aspetto fruitori attenti, che vogliano deliberatamente salire al secondo piano per godere della mia opera”.

Svelato così anche l’arcano della scelta di non esibire al più comodo piano terra. Chi vuole deve deliberatamente cercare la comunicazione e l’interattività con l’artista e il suo pensiero. “Talvolta neanche l’artista sa bene cosa vuole. L’interazione con il pubblico può essere stimolare il confronto”, dice. Antonio Ricciuto mi spiega i rudimenti della sua arte. “Parto dalla grafica pittorica per arrivare al bianco e nero. Uso acrilico e china colorata. Infine rifinisco il tutto con pastelli e matite karisma”. La sua tecnica gli ha valso parecchi premi. Mi indica la sua ultima opera, la “Templare”, con cui si è aggiudicato un prestigioso premio a Telese T. Si dice soddisfatto della rinascita artistica della città di Benevento ed annuncia la sua prossima personale che si terrà alla Rocca dei Rettori dal 21 al 29 ottobre.

Sonia Caputo



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