Concorso a dirigente regionale, Ciarambino: "De Luca contravviene alle disposzioni legislative"
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“Ridotti da 5 a 3 gli anni con incarichi dirigenziali per partecipare al concorso”. Afferma la consigliera regionale di M5S
“Con un colpo di mano che non trova giustificazioni se non nella politica clientelare tipica del governatore De Luca, la giunta della Campania ha deciso di ampliare la platea dei potenziali candidati al concorso a dirigente regionale, riducendo da 5 a 3 il numero minimo di anni nei quali sono stati ricoperti incarichi dirigenziali come requisito per la partecipazione. Una decisione in contrasto con il regolamento di attuazione del 2013, che disciplina il sistema di reclutamento dei dipendenti pubblici, ma anche con la direttiva 3 del 2018 del ministero per la pubblica amministrazione che definisce, tra i requisiti di ammissione, una particolare esperienza nel settore. E’ l’ultimo atto del “sistema De Luca”, che per l’ennesima volta calpesta la normativa vigente, scatenando la protesta dei dipendenti regionali”.
“Non condividiamo questa scelta - conttinua Valeria Ciarambino - ritenendola lesiva della meritocrazia, e ci batteremo contro questa decisione di De Luca e della sua giunta che contravviene sia alle disposizioni legislative che alle linee guida dettate dal ministero. Un atto prodotto, guarda caso, in piena campagna elettorale. Non vogliamo pensare che il fine sia quello di ampliare non la platea dei partecipanti al concorso, ma piuttosto quella delle preferenze elettorali. Il tutto a scapito del funzionamento della macchina amministrativa regionale, che potrebbe trovarsi ad essere gestita da personale con minore
esperienza maturata nei settori di competenza”.