Il Governo abolisce i voucher, Uil Av-Bn: "Referendum evitato, ma l'abolizione crea scompensi"

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Fioravante Bosco, UilFioravante Bosco, Uil

Il Consiglio dei Ministri riunitosi nella mattinata del 17 marzo, ha approvato il decreto legge per l'abolizione dei voucher.

I buoni lavoro da 10 euro lordi (7,5 euro netti), servono per pagare le prestazioni accessorie e che negli ultimi tempi avevano registrato una crescita esponenziale. A seguito della forte pressione del sindacato e sotto l'incombenza del referendum, il governo Gentiloni si è mosso verso la soluzione più drastica: l'eliminazione totale dei buoni.

La soppressione partirà operativamente dal 1° gennaio 2018 per consentire l'esaurimento dei voucher già acquistati. Il Governo ha inserito nel testo anche le nuove norme sugli appalti per recuperare il principio di solidarietà tra committente e appaltatore, in modo da disinnescare anche il secondo quesito referendario che era stato posto dalla Cgil. Con l’occasione la Uil Avellino/Benevento fa presente che solo nell’anno 2016 nella provincia di Benevento erano stati venduti 430.422 voucher, e che 72.151 voucher venduti hanno riguardato l’impiego di 201 prestatori di lavoro per conto del comune di Benevento per lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione che, per la verità, erano iniziati nella primavera dell’anno scorso.

“L'Italia in questo delicatissimo momento di difficoltà economica – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) - non aveva certo bisogno di una campagna elettorale su temi come questi. La scelta di abolire i voucher risolve il problema principale poiché noi stessi avevamo chiesto una radicale trasformazione del loro utilizzo – aggiunge Bosco –, ma si creano scompensi per alcune attività eccezionali e occasionali che vedono impegnati gli studenti, i pensionati e i disoccupati di lungo corso”.



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