Legge Piccoli Comuni approda al Senato. Ecco tutti i punti principali

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De Caro: "Legge tutela i piccoli comuni, quelli fino a 5000 abitanti, che sono il 67% circa del totale, ed aiuterà l'Italia ad essere più forte e coesa".

“La legge che salva i piccoli comuni dallo spopolamento approderà al Senato domani giovedì 21 settembre, per essere varata definitivamente entro l'inizio della prossima settimana. Ricordiamo che questo provvedimento fu approvato all'unanimità alla Camera dei Deputati il 28 settembre del 2016. Si profila dunque un lieto fine per uno di quei provvedimenti che, arenati in un ramo del Parlamento, rischiavano di non vedere la luce entro la fine della legislatura”.

Lo ha reso noto il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti, Umberto Del Basso De Caro. L’esponente sannita del Governo Gentiloni ha poi tenuto a sottolineare che si tratta di un provvedimento che: “salvaguardia i piccoli comuni, quelli fino a 5000 abitanti, che sono il 67% circa del totale, ed aiuterà l'Italia ad essere più forte e coesa, ad affrontare il futuro. È un'opportunità per tutto il Paese per un'idea di sviluppo che punta sui territori e sulle comunità e coniuga storia, cultura e saperi tradizionali con l'innovazione, le nuove tecnologie e la green economy. Questa legge – ha affermato ancora Del Basso De Caro – è attesa da 10 milioni di italiani che abitano in questi piccoli centri, situati prevalentemente in zone montane, spina dorsale di un’Italia spesso poco conosciuta, ma ricca di cultura, storia e con un patrimonio artistico e ambientale straordinario. Un investimento pluriennale di 100 milioni di euro che servirà per la riqualificazione degli immobili abbandonati, la manutenzione del territorio soprattutto quello soggetto a problemi idrogeologici, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’acquisizione di case cantoniere e tratti di ferrovie dismesse da rendere disponibili per attività turistiche. C’è una piccola Italia che racchiude un grande patrimonio artistico, culturale, enogastronomico. Vogliamo siglare con queste comunità, preservandole e sostenendole, un nuovo patto di cittadinanza. Per arrivare a questa approvazione – ha concluso il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti – ci sono volute 4 legislature e 15 anni di staffette tra Camera e Senato. Mi auguro che ci sia un'ampia maggioranza anche in Senato, così come è stato alla Camera".

Tra le misure principali:

– diffusione della banda larga e misure di sostegno per l’artigianato digitale;
– semplificazione per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento anche per la loro conversione in alberghi diffusi;
– interventi di manutenzione del territorio con priorità per la tutela dell’ambiente e la prevenzione del rischio idrogeologico;
– messa in sicurezza di strade e scuole e interventi di efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico;
– acquisizione e riqualificazione di terreni e edifici in abbandono;
– possibilità di acquisire case cantoniere da rendere disponibili per attività di protezione civile, volontariato, promozione dei prodotti tipici locali e turismo;
– realizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici e di mobilità dolce;
– possibilità di acquisire di binari dismessi e non recuperabili all’esercizio ferroviario, da utilizzare come piste ciclabili;
– dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, possibilità per i centri in cui non ci sono uffici postali di pagare bollette e conti correnti presso gli esercizi commerciali;
– facoltà di istituire, anche in forma associata, centri multifunzionali per la fornitura di una pluralità di servizi, in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza, nonché per attività di volontariato e culturali;
– interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei piccoli comuni;
– promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta e del loro utilizzo anche nella ristorazione collettiva pubblica.



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