Sanità. Dibattito a Palazzo Mosti: liti e rimpalli, i problemi restano ed il futuro preoccupa

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Ballo delle responsabilità e battibecco tra Mastella e Movimento 5 Stelle. 

Si è svolta nel pomeriggio, nell’aula consiliare di Palazzo Mosti sede del Comune di Benevento, l’Assemblea dei Sindaci per discutere sul tema dell’emergenza ospedaliera del territorio ma soprattutto del futuro. Presenti, anche Pasquale Maglione ed Angela Ianaro, deputati 5 Stelle; Danila De Lucia, senatrice M5S; Sandra Lonardo, senatrice di Forza Italia; il presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria; il consigliere regionale Mino Mortaruolo ed una delegazione del Comitato Civico spontaneo “Curiamo la Vita” di Sant’Agata de’Goti e numerosi sindaci.

Una riunione segnata dalle polemiche, soprattutto tra la deputazione grillina ed il primo cittadino ma anche di alcune incongruenze tra le dichiarazioni di Carmine Valentino (sindaco di Sant’Agata de’ Goti) ed Erasmo Mortaruolo. Al centro, c’è sempre la situazione dell'Ospedale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. A distanza di mesi, il futuro del polo sanitario saticulano appare comunque incerto: c’è il Pronto Soccorso ma sono stati tagliati i reparti. Un paradosso.

Ad aprire l’Assemblea, la testimonianza di Mena Di Stasi portavoce del Comitato Civico: “Noi siamo preoccupati. Prima non avevamo il Pronto Soccorso ma bensì i reparti di ortopedia, cardiologia, chirurgia mentre dal 1 febbraio rientriamo nel circuito delle emergenze ma non abbiamo i reparti. Far rientrare il Sant’Alfonso nel circuito delle emergenze per poi tagliare i reparti ha senso? Noi chiediamo un Presidio Ospedaliero di Base, che tra qualche mese non corra il rischio di chiudere per sempre”.

Preoccupazioni legittime, quelle dei cittadini, che chiedono risposte chiare e sicure in merito al diritto alla salute. A fare il punto, è stato poi il consigliere Mino Mortaruolo. Come noto, il P.O. di Sant’Agata rientra all’interno dell’Azienda Ospedaliera S. Pio che comprende anche il Rummo di Benevento. “Nel DCA 33/2016 – spiega il consigliere regionale – l’A.0. San Pio era classificato come DEA di II livello mentre il Sant’Alfonso come Pronto Soccorso afferente all’Asl di Benevento. Nel DCA 87 del 5 novembre 2018 il Sant’Alfonso è accorpato al A.O. San Pio e definito Punto di Primo Intervento”. Mortaruolo aggiunge: “Nel DCA 103/2018, il P.O. di Sant’Agata è configurato come Pronto Soccorso in zona disagiata, dotato di un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici ed infermieri, di una chirurgia elettiva che effettua interventi di day surgey e di week surgey con complessivi 50 posti letto di lungodegenza e di recupero e riabilitazione funzionale”.

Insomma: “Benevento detiene il Dea di II livello – conclude – S. Agata il Pronto Soccorso e si aspetta il via libera del ministero per investimenti importanti. Da parte della Regione, da parte del commissario ad acta e presidente De Luca c’è tutta la volontà e disponibilità di tutelare la sanità soprattutto nelle aree interne”. Mortaruolo ha poi rimarcato la possibilità, comunque, di una messa in discussione della deroga e questo se non dovesse rispondere ai requisiti previsti dalla legge per quanto riguarda gli interventi.

Preoccupazioni, quelle espresse invece da Carmine Valentino: “Il 6 novembre, l’Assemblea dei Sindaci prevenda una posizione forte rispetto alla richiesta di un Pronto Soccorso in deroga del Sant’Alfonso, all’interno di una Azienda Ospedaliera che deve riprendere centralità sull’offerta sanitaria ed ospedaliera della nostra provincia. All’indomani del DC 103 – aggiunge – emergono gradi criticità. Pur ottenendo la deroga, il Sant’Alfonso non ha alle spalle un ospedale con le necessarie branchie funzionali al Pronto Soccorso”.

Da Valentino anche accuse: “Prendo atto – aggiunge – che autorevoli rappresentati presenti qui a Palazzo Mosti hanno ancora una volta cercato lo scontro politico. Ci aspetta un lavoro importante, sono preoccupato da quello che è l’approccio metodologico ed a volte strumentale, rispetto ad un tema importante, di chi non ha a cuore la risoluzione dei problemi ma è mosso da altre ragioni. Noi come amministrazione restiamo aperti a proposte migliorative rispetto a quello che il diritto alla salute dei cittadini. Spero che l’Assemblea possa essere riconvocata così da mettere in campo una proposta, più che appelli e post sui social”. 

Prima delle conclusioni, un curioso battibecco è nato tra Mastella e Pasquale Maglione con il primo cittadino che ha chiesto perché non fosse intervenuto nel corso della discussione e la risposta, piccata, è stata dedicata alle precedenti staffilate sul reddito di cittadinanza. “Nonostante la strumentalizzazione – ha detto Maglione – siamo qui, credevamo di accogliere delle proposte che non ci sono e di questo prendiamo atto. Ciò non toglie, che spogliati delle appartenenze come dimostrato in occasione della deroga, ci saremo. poi De Luca ha deciso di spenderla creando un Pronto Soccorso per codici verdi che durerà, un mese o due poi chiuderà. Probabilmente toccava ai sindaci del PD che dovevano seguire da vicino la vicenda e fare in modo che la deroga fosse sfruttata in pieno”.

A chiudere, il sindaco Clemente Mastella: “In qualità di presidente ho convocato l’Assemblea, abbiamo invitato i sindaci ed allargato il campo ai parlamentari di Benevento. Da parte di alcune forze parlamentari presenti ci aspettavamo una maggiore sensibilità anche perché occorre il contributo di tutti, purché vada oltre le appartenenze. La prossima volta eviterò di invitare i 5 Stelle che si sono chiesti perché fossero stati invitati”.

“Non è mai una buona cosa che i governi nazionali si intrometti, faranno il commissariamento? Vedremo. De Luca – ha aggiunto Mastella – anche se con ritardo ha fatto la sua parte. Interloquiremo con chi vorrà interloquire. Intanto rimane un problema serio e vedremo se sarà possibile superarlo ma non possiamo accettare lo status quo”. 



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