Archeoclub, si dimette il presidente Michele Benvenuto

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Michele BenvenutoMichele Benvenuto

Il presidente dell'Archeoclub di Benevento, Michele Benvenuto, ha rimesso il suo mandato a ridosso di Natale. In una lunga lettera agli associati ne spiega le ragioni e ripercorre le tappe degli impegni culturali, dalla fondazione dell'associazione ad oggi.

"Dopo tanti anni di presidenza, trascorsi tra le soddisfazioni per i successi ottenuti e alcune delusioni ricevute - esordisce il professore Benvenuti - ma soprattutto dopo il grande riconoscimento che mi è venuto da tutti coloro che hanno preso spunto dalle nostre iniziative per proseguire con identici intenti, ritengo di dover rimettere il mandato ad altra persona con idee più innovative e creative e soprattutto in grado di aggregare i giovani perché diventino protagonisti della locale Sede di Archeoclub d'Italia e si preparino anche come guide turistiche atteso il crescente aumento di visitatori che giungono a visitare i tesori della nostra Città".

La locale Sede di Archeoclub d'Italia, ricorda Benvenuto, fu costituita presso la sala consiliare di Palazzo Mosti alla presenza del Sindaco D'Alessandro e dell'Assessore alla cultura Orlando il 26 marzo del 2003 ed iniziò da subito le attività con finalità culturali con la conferenza tenuta dal professor Mario De Agostini sulla storia dei Ligures Baebiani e la Tabula Alimentaria.

Il successo fu sottolineato da messaggi augurali inviatimi personalmente dall'allora Ministro Giuliano Urbani, dal Sottosegretario Antonio Martusciello e molte altre personalità dell'epoca. 

A questo punto, poiché la cultura storica della Città e delle emergenze monumentali, appartenevano solo a pochi studiosi, malgrado il contrasto con alcuni Consiglieri - continua ancora il ricordo del professor Benvenuto - venne deciso di rendere quanto più semplice ed accessibile la storia della nostra Città attraverso un DVD che venne distribuito gratuitamente a chi lo avesse richiesto, ed entrare nelle scuole per un approccio con i giovani i quali si sono sempre dimostrati interessati a queste problematiche.

"Per questo istituimmo corsi ad hoc nelle scuole di ogni ordine e grado" - aggiunge il presidente dimissionario - "cominciammo a portare in visita gli studenti sui reperti più importanti; insomma buttammo il seme, ben raccolto, per quelle visite scolastiche che oggi siamo lieti di vedere scendere per le vie del Corso Garibaldi e soffermarsi sui vari monumenti dove gli insegnanti più preparati danno le necessarie spiegazioni. Sempre perché siano i giovani studenti ad essere motori di questa passione per la ricerca storica indicemmo un concorso tra tutte le scuole della Città, per otto anni consecutivi: il "Traianus Optimus"  che ha visto la competizione tra i vari Istituti Scolastici impegnati in maniera seria a svolgere le tematiche che variavano di anno in anno".

"Per cercare di coinvolgere maggiormente i giovani - continua - ci inventammo nel 2006 il Cicloarcheoclub manifestazione che mediante le biciclette portava più velocemente da una parte e dall'altra della città i giovani ed i meno giovani in sella in maniera folkloristica. Nel 2008 il Convegno Nazionale “Una giornata per l'archeologia” che vide nomi eccellenti, tra cui i ricercatori dell'Arca di Noè, e per il quale ottenemmo encomi da tutto il mondo politico e una vasta eco si Stampa a livello Nazionale. A ricordo delle 2000 vittime civili (da tutti dimenticate) durante il conflitto mondiale del 1943 durante il quale le fortezze aeree anglo-americane rasero al suolo la città di Benevento, dall'anno 2008 a tutto il 2017 l'Archeoclub si è resa promotrice di manifestazioni settembrine che ricordavano l'evento attraverso l'esposizione di gigantografie e materiale bellico dell'epoca fino ad ottenere nel 2016 che in uno dei giardini che affiancano l'Arco di Traiano, venisse eretta una stele in memoria dell'eccidio del '43".

"Queste attività, ed il loro successo - conclude - sono state coronate da medaglie di bronzo che il Presidente della Repubblica Napolitano volle personalmente inviarci. Le attività svolte sono state tantissime a cominciare dalle conferenze mensili tenute nella Sala Multimediale del CESVOB alle gite culturali nei paesaggi storici più ricchi di contenuti culturali. E, senza ombra di smentita, ritengo che sia stata la nostra Associazione a far conoscere sia per la toponomastica che per storia, i Rioni ed i vicoli di Benevento".



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