Mollica (M5S): "Finalmente l’orario continuativo dei musei, ma ora occorre dedicarsi al Complesso di S. Sofia"

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Anna Maria Mollica, M5SAnna Maria Mollica, M5S

La consigliera comunale Annamaria Mollica del Movimento 5 Stelle, Componente delle Commissioni Istruzione e Cultura al Comune di Benevento, plaude alla decisione del ritorno all'orario continuativo nei musei del Sannio.

La consigliera M5S ricorda di aver consegnato lo scorso novembre, al Presidente della Provincia di Benevento, un dossier diretto alla valorizzazione del Complesso monumentale di Santa Sofia, entrato dal 2011 nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità tutelati dall’UNESCO.
Il dossier caldeggiava l’immediato ritorno all’orario continuativo nei Musei provinciali di apertura al pubblico dalle 9 alle 19, operazione da effettuarsi a costo zero, grazie alla presenza del personale in servizio già in turnazione.

"Da quanto apprendiamo dalla stampa - dichiara Anna Maria Mollica -  anche se non da un cortese riscontro istituzionale, l’Ente dal prossimo mese di settembre ha deciso finalmente di ripristinare l’orario precedentemente in vigore, dopo due anni di incomprensibili orari di chiusura al pubblico avvenuta nella fascia oraria 13 - 15. Prendiamo atto della risoluzione di questa prima criticità. Ora rimangono da affrontare importanti priorità, da noi ripetutamente evidenziate: l’urgente restauro del Chiostro, l’installazione di una videosorveglianza museale, la rimessa in funzione delle costose attrezzature multimediali, la valorizzazione turistica del Campanile di Santa Sofia".

"Ma l’intervento più strategico e qualificante - continua - rimane, a nostro avviso, quello di riservare alla Chiesa di Santa Sofia le celebrazioni liturgiche di rilievo, impegnando per le funzioni ordinarie la stupenda e inutilizzata parrocchia restaurata del Santissimo Salvatore in Via Stefano Borgia, di fondazione longobarda, facilmente accessibile anche da parte di persone anziane o disabili, con apposito dispositivo di traffico.
Solo così la Chiesa di Santa Sofia, patrimonio dell’Umanità, tornerebbe a svolgere, come in passato, le funzioni di Prima Sala del Museo del Sannio, osservando un orario continuativo di apertura al pubblico. Nel dossier abbiamo documentato, inoltre, che l’Ente, con atto notarile del 17 aprile del 1939, è diventato proprietario del Chiostro di Santa Sofia “coll’attigua chiesa omonima, con gli annessi due giardini e con ogni altro accessorio, dipendenza e pertinenza”, acquistato per 871.700 lire. Siamo fiduciosi che la Curia, in ottimi rapporti con la Provincia testimoniati anche dalla recente acquisizione di reperti della Cattedrale esposti per decenni presso il Museo del Sannio, si renda disponibile ad attivare un confronto per fare in modo che la Chiesa di Santa Sofia diventi un patrimonio maggiormente fruibile per i turisti, coerentemente con gli obiettivi di sviluppo delle aree interne suggeriti dalla Chiesa alla Politica in occasione del Primo Forum degli Amministratori, organizzato su impulso della Diocesi beneventana".



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