Avvistata una lontra nell'Oasi WWF di Campolattaro VIDEO

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Una lontra è stata avvistata sulle rive del lago del Tammaro - oasi WWF “Lago di Campolattaro” nel nascente Parco Nazionale del Matese.

L'esemplare di lontra è stato incontrato durante una passeggiata sulle rive del lago del Tammaro, in località Pontepescosardo, nel territorio di Morcone. Secondo il dott. Manlio Marcelli che studia da oltre un decennio le dinamiche di distribuzione della lontra, l’avvistamento di un esemplare nel fiume Tammaro, supportato da un filmato eccezionale, ha un duplice valore. Il video documenta per qualche minuto il comportamento di un mammifero semiacquatico molto difficile da osservare in natura, da vari decenni estinto in gran parte dell’Italia centrale e settentrionale.

Inoltre, l’osservazione costituisce una informazione molto rilevante per la conservazione della lontra in Italia. In base agli esiti di una ricerca condotta nel 2003 (Marcelli 2006, Marcelli e Fusillo 2009), l’area di distribuzione della lontra in Italia risultava frammentata in una piccola porzione settentrionale in Molise e in un’area molto più ampia che si estendeva fino all’altopiano Silano. La frammentazione appariva in corrispondenza del tratto medio del fiume Volturno, del fiume Tammaro e di altri corsi d’acqua del nord della Campania, dove le indagini non avevano restituito segni di presenza.

L’avvistamento del Tammaro documenta che questa lacuna di distribuzione si sta ricucendo e la lontra continua ad espandersi, benché rimanga ancora confinata essenzialmente nelle regioni meridionali. Una buona notizia per il futuro della lontra in Italia, ma anche per il fiume Tammaro e l’Oasi WWF che ospitano una specie illustre indicatore di buone condizioni ambientali, tornata dopo qualche decennio.

”La lontra è una specie ombrello. È una specie la cui sopravvivenza e benessere implicano la sopravvivenza e il benessere di tutto l'ecosistema” dichiara Margherita Bandini, consigliere del WWF Italia e coordinatrice nazionale di WWF YOUng Italy, ”Se ci si focalizza sulla lontra e si cerca di creare un ambiente che vada bene per lei, andrà bene per tutti gli altri animali e piante del luogo in cui vive. Ciò che diciamo, in estrema sintesi, è che se la lontra sta bene, allora gli esseri umani hanno l’acqua pulita.” L’avvistamento ed il video sono stati comunicati alla prof. Anna Loy dell’Università del Molise che fa parte di “Lontra Italia”, un gruppo composto da ricercatori, appassionati e comunicatori esperti nella lontra Eurasiatica in particolare sul territorio Italiano che cura, tra l’altro, il sito web https://lontraitalia.com/ che riporta una mappa di distribuzione della specie in Italia e che permette di inviare segnalazioni e ritrovamenti di carcasse.



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