"Turismo importante per lo sviluppo economico dell'area". Protocollo tra Comuni e Reggia

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Incontro Felicori - SindaciIncontro Felicori - Sindaci

Il protocollo tra i Comuni e la Reggia di Caserta intende promuovere l’offerta turistica del territorio.

Un protocollo d’intesa tra la Reggia di Caserta, rappresentata dal direttore Mauro Felicori e 14 comuni della Valle Telesina. Ecco di cosa si è discusso questa mattina a Puglianello nello splendido scenario di Villa Marchitto.

Un protocollo che mira allo sviluppo del territorio: come? Attraverso il turismo che può, dunque, riuscire a ricoprire un ruolo importante anche nello sviluppo economico dell’area. Ovviamente, per far ciò, occorre lavorare e rafforzare non solo il sistema della promozione territoriale ma anche della messa a sistema delle risorse e perché no della diffusione di un turismo sostenibile, anche attraverso eventi di promozione della filiera eno-gastronomica, dell'artigianato, iniziative culturali, mostre, spettacoli, manifestazioni di valenza nazionale ed internazionale. Ed è proprio in questo aspetto che la Reggia di Caserta vuole assumere un ruolo di catalizzatore.

Presenti stamani, per la messa a punto del protocollo a cui seguiranno le deliberazioni dei singoli comuni e poi la firma anche se il patto è bello che siglato, i delegati ed i sindaci di Amorosi, Castelvenere, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Guardia Sanframondi, Pietraroja, Puglianello, San Lorenzello, San Lupo, San Salvatore Telesino, Solopaca, Telese e Torrecuso. Una collaborazione “sperimentale” quella tra la Reggia ed i Comuni che prevede: “lo scambio di esperienze e buone pratiche, nei rapporti con le autorità provinciali, nazionali, regionali ed europee nella ricerca di finanziamenti, nella promozione turistica”.

In particolare, il protocollo intende promuovere l’offerta turistica attraverso: “la valorizzazione delle proprie peculiari caratteristiche paesaggistiche, ambientali, etnografiche, artistiche, archeologiche, monumentali, storiche e religiose; favorire la destagionalizzazione; promuovere l’incoming generando permanenti circuiti tematici; partecipare alle iniziative che rafforzino la conoscenza della Campania sul mercato turistico italiano ed estero; elaborare offerte integrate volte a favorire la conoscenza e la valorizzazione delle risorse inutilizzate e sottoutilizzate del sistema del sistema dell’entroterra campano”.

“Fin dal primo giorno che sono arrivato a Caserta – ha chiosato Felicori – ho sempre detto che il nostro compito non è solo quello tutelare i beni culturali ma produrre sviluppo economico. Siamo abituati a pensare che i beni culturali siano un costo ma bisogna, invece, cominciare a pensare che sono una risorsa e che devono produrre ricchezza. Le zone interne della Campania – ha aggiunto – valgono più di quanto si pensi. Il nostro protocollo è molto semplice Reggia e si basa su un solo articolo: mettere a disposizione dei comuni tutte le nostre capacità comunicative”.

Poi scherza: “mi considero l’addetto stampa dei comuni, ma senza parcella”. Infatti, il protocollo non prevede l’impegno di risorse finanziarie anche se i comuni possono con atti successivi “stanziare risorse utili, anche finanziarie, per il raggiungimento degli obiettivi”.

Lo scopo del protocollo per Felicori, è quello di: “Suscitare attenzione, selezionare le cose da raccontare”. Per farlo però, secondo il direttore: “Dobbiamo cambiare tutti, dobbiamo sapere che il turismo ha delle regole e pianificare bene le cose. Dobbiamo convincere la Regione che il contributo ad un evento va dato 1 anno prima non un mese prima, il nome e la data del festival bisogna saperlo 1 anno prima”. Ovvimanete, per Felicori, “Bisognerà trovare un filo che leghi i comuni come ad esempio tutti i siti borbonici o l’Appia antica, la Campania risorgimentale e comunicare l’interesse per la storia con dei percorsi tematici. Pensiamo – ha concluso – che questo possa produrre risultati, una bella sfida anche per le Province”. 



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