Commissione europea multa Apple per 500 milioni di euro e Meta per 200
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(Adnkronos) - Multa da mezzo miliardo di euro per Apple e da 200 milioni per meta. Sono le sanzioni che Commissione europea ha comminato ai due colossi per violazioni del Digital Markets Act.
Secondo la legge Ue, gli sviluppatori di App che distribuiscono le loro applicazioni attraverso l'App store di Apple dovrebbero essere in grado di informare i clienti, gratuitamente, in merito a offerte alternative al di fuori dell'App Store. Dovrebbero poterli indirizzare verso quelle offerte e consentire loro di effettuare acquisti.
La Commissione ha appurato che Apple non rispetta questo obbligo. A causa di una serie di restrizioni, gli sviluppatori di App "non possono beneficiare appieno" dei vantaggi dei canali di distribuzione alternativi al di fuori dell'App store. Allo stesso modo, accusa l'Ue, i consumatori "non possono beneficiare appieno di offerte alternative e più economiche".
Per la Commissione, l'azienda non è riuscita a dimostrare che queste restrizioni sono oggettivamente necessarie e proporzionate. La Commissione ha ordinato, quindi, alla multinazionale californiana di eliminare le restrizioni tecniche e commerciali e di astenersi dal ripetere questa condotta in futuro. Il divieto comprende comportamenti che abbiano un oggetto o un effetto equivalenti. L'ammenda inflitta ad Apple tiene conto della gravità e della durata della violazione del diritto Ue.
Apple ha ora la possibilità di esercitare i propri diritti di difesa, esaminando i documenti contenuti nel fascicolo d'indagine della Commissione e rispondendo alle conclusioni preliminari.
Stessa accusa nei confronti della multinazionale statunitense Meta, anche se la sanzione della Commissione europea è più bassa, pari a 200 milioni di euro. Secondo la legge Ue, i 'gatekeeper', grandi aziende digitali come Meta, devono ottenere il consenso degli utenti per combinare i loro dati personali attraverso i vari servizi; gli utenti che non danno il consenso devono avere accesso a un'alternativa meno personalizzata, ma equivalente.
Nel novembre 2023, Meta ha introdotto un modello di pubblicità binario, 'acconsenti o paga', per il quale gli utenti Ue di Facebook e Instagram hanno una scelta tra, da una parte, acconsentire alla combinazione dei propri dati personali per ricevere pubblicità personalizzate e dall'altra, pagare un abbonamento mensile per un servizio senza pubblicità.
Per la Commissione, questo modello non rispetta il Dma, dato che non dà agli utenti la scelta specifica di optare per un servizio che utilizzi meno dati personali, ma che sia per il resto equivalente al servizio con pubblicità personalizzate. Il modello di Meta, inoltre, non consente agli utenti di acconsentire liberamente alla combinazione dei propri dati personali. Nel novembre 2024, dopo numerosi scambi con la Commissione, Meta ha introdotto un'altra versione del modello gratuito con pubblicità personalizzate, offrendo una nuova opzione che utilizzerebbe meno dati personali per inviare pubblicità.
La Commissione sta valutando questa nuova opzione e "continua a dialogare" con Meta, richiedendo alla compagnia di fornire prove dell'impatto che questo nuovo modello ha nella pratica. Senza pregiudicare la valutazione in corso, la decisione di oggi di multare Meta riguarda solo il periodo in cui gli utenti finali nell'Ue hanno avuto a disposizione solo la scelta binaria 'paga o acconsenti', vale a dire tra marzo 2024, quando il Dma è entrato in vigore, e novembre 2024, quando il nuovo modello è stato introdotto da Meta.
La multa inflitta a Meta, 200 milioni di euro, tiene conto della gravità e della durata nella violazione delle regole, che è piuttosto breve, vista la recente entrata in vigore del Dma (in genere le violazioni Antitrust coprono periodi molto più lunghi). Meta ha ora sei mesi per adeguarsi alle prescrizioni della Commissione.
Oggi l'esecutivo Ue ha anche stabilito che il servizio di intermediazione online Facebook Marketplace non deve più ricadere sotto il Dma, dopo una richiesta presentata dalla multinazionale californiana il 5 marzo 2024. In seguito a una accurata valutazione degli argomenti di Meta e alla luce delle contromisure adottate per contrastare l'uso del Marketplace per il B2C (da impresa a consumatore), la Commissione ha constatato che il servizio aveva meno di 10mila utenti aziendali nel 2024, ricadendo, quindi, al di sotto della soglia rilevante.