Università, Di Marzio (Andisu) “Impegno per servizi uniformi a studenti”

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Università, Di Marzio (Andisu) “Impegno per servizi uniformi a studenti”Università, Di Marzio (Andisu) “Impegno per servizi uniformi a studenti”

ROMA (ITALPRESS) – Un lavoro importante di coordinamento a livello nazionale e una data cerchiata in rosso sul calendario per presentare le proprie istanze in Europa: Emilio Di Marzio, presidente Andisu (l’associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario), traccia in un’intervista all’Italpress gli obiettivi dell’ente per garantire il massimo benessere degli studenti in termini di servizi e innovazione.

Il primo aspetto su cui si sofferma è il ruolo svolto da Andisu in Italia: “Il nostro compito è coordinare l’attività di 42 enti che hanno una diversa conformazione: si tratta di enti regionali, provinciali e afferenti agli atenei. C’è una realtà piuttosto composita che viene sintetizzata in un organismo che ha la funzione di scambio di buone pratiche, rappresentanza istituzionale presso il ministero e definizione di uno standard di servizi. E’ una funzione utile certamente sia agli enti che alle istituzioni, che possono trovare in Andisu un’interfaccia unica, anzichè 42 enti che svolgono un’attività per il diritto allo studio universitario lungo tutta la penisola per fare in modo che i capaci e i meritevoli, ancorchè privi di mezzi, siano messi nelle condizioni di aspirare ai più alti gradi degli studi. Una società meritocratica richiede giovani sempre più preparati e competenze essenziali: il merito però richiede la libertà dal bisogno, noi proviamo appunto a farlo sprigionare; un giovane che non viene da una famiglia con troppi libri o conti correnti importanti deve essere messo in condizione di emanciparsi”.

Altro tema centrale per l’ente è l’innovazione tecnologica su cui, spiega Di Marzio, “proviamo a garantire uno standard di servizi uniforme in tutto il Paese: un esempio è il passaggio del ticket mensa dal cartaceo al digitale, ma anche per l’accesso a benefici come mense, borse di studio e residenze oggi ci sono procedure digitalizzate. Con piattaforme e app puntiamo a garantire agli studenti una connettività molto forte con i nostri enti: ci sono realtà che hanno qualche differenziazione in giro per l’Italia, ma proviamo comunque a fornire uno standard minimo”. Da non sottovalutare, anzi da scongiurare, il rischio di differenze tra un’area e l’altra del Paese: “La divaricazione territoriale può impattare pesantemente sulla qualità dei servizi”, spiega il presidente di Andisu.

“Penso ai Lea e all’esplosione del fabbisogno economico per le borse di studio: negli ultimi anni la scelta di ampliare la platea di beneficiari e alzare le soglie Isee, che consentono di partecipare alla valutazione di merito, ha generato appunto un’esplosione di fabbisogno, che è indicativa di una complessità sociale ed economica particolare che riguarda le regioni del Sud ma non solo. Noi abbiamo sempre un’interlocuzione positiva e profittevole con il ministero e con gli enti locali per l’interesse dei nostri studenti”.

La data del 18 marzo sarà un nodo cruciale per l’ente per far sentire la propria voce a livello europeo: “Lo scambio di buone pratiche riguarda anche la dimensione europea, da cui possiamo raccogliere esperienze innovative. L’Ecsta, organismo equivalente di Andisu che centralizza i vari enti europei, terrà ad Anversa un incontro decisivo su temi particolarmente importanti il 18 marzo: sarò presente e proverò a dare un contributo utile, con l’auspicio che diventi oggetto di interlocuzione con il neo commissario europeo all’Istruzione e all’Educazione”, ha concluso Di Marzio.

(ITALPRESS).
-Foto: Italpress-



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