I cambiamenti climatici hanno impatti irreversibili

ROMA (ITALPRESS) – Gli effetti dei cambiamenti climatici hanno raggiunto nuovi record negativi per il pianeta. Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media globale che ha superato per la prima volta la soglia di 1,5°C rispetto all’era pre industriale. Il rapporto ‘Stato del Clima Globale 2024’ dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, che documenta come gli impatti dei cambiamenti climatici stanno generando conseguenze che potrebbero essere irreversibili per centinaia, se non migliaia di anni, ha evidenziato che il riscaldamento globale a lungo termine è attualmente stimato tra 1,34 e 1,41 °C rispetto alla linea di base del 1850-1900, sebbene abbia rilevato intervalli di incertezza nelle statistiche sulla temperatura globale. Un team di esperti internazionali dell’Organizzazione sta continuando ad esaminare la temperatura per garantire un monitoraggio coerente e affidabile a lungo termine. Secondo il Report, le temperature globali record osservate nel 2023 e superate nel 2024 sono state dovute principalmente all’aumento continuo delle emissioni di gas serra, abbinato a un passaggio dall’ evento di raffreddamento La Niña a un evento di riscaldamento El Niño. Diversi altri fattori potrebbero aver contribuito agli inaspettati salti di temperatura insoliti, tra cui cambiamenti nel ciclo solare, una massiccia eruzione vulcanica e una diminuzione degli aerosol di raffreddamento Ma le temperature sono solo una piccola parte di un quadro molto più ampio.

I dati del 2024 mostrano che gli oceani hanno continuato a riscaldarsi e i livelli del mare hanno continuato a salire. Le proiezioni mostrano che l’acidificazione degli oceani continuerà. I cambiamenti nel pH degli oceani profondi sono irreversibili su scale temporali che vanno da centenari a millenari.

Le parti ghiacciate della superficie terrestre, note come criosfera, si stanno sciogliendo a un ritmo allarmante: i ghiacciai – infatti – continuano a ritirarsi e il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la sua seconda estensione più bassa mai registrata. Nel frattempo, il meteo estremo continua ad avere conseguenze devastanti in tutto il mondo.

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