Difesa, Tajani: "Pronti ad arrivare al 2% del Pil, presto l'annuncio"
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(Adnkronos) - "Noi siamo pronti ad arrivare al 2% del Pil, presto ci sarà l'annuncio ufficiale da parte del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Questo è un segno della volontà italiana di rafforzare il pilastro europeo della Nato, io sono favorevole alla Difesa europea come obiettivo finale da raggiungere". Lo ha detto Antonio Tajani, intervistato da Agorà in collegamento da Osaka, sottolineando che "questo è un segnale, l'ho detto in maniere chiara al segretario Rubio, che l'Italia intende spendere di più per garantire la sicurezza e spendere di più all'interno del pilastro europeo della Nato".
Alla domanda se questo potrà ammorbidire Trump sui dazi, il ministro degli Esteri risponde: "questa è una scelta che noi abbiamo fatto politica, è una risposta che diamo alle sollecitazioni giusto americane, quando gli Usa dicono non possiamo essere noi a garantire da soli la sicurezza dell'Europa, hanno ragione. Devono essere parte della garanzia della sicurezza - conclude Tajani - ma l'Europa deve fare di più e fare meglio".
Durante la cerimonia di inaugurazione del Padiglione Italia, Tajani ha sottolineato che "il Made in Italy non conosce rivali nel mondo, siamo in grado anche di abbattere alcune barriere tariffarie grazie alla qualità del prodotto italiano”. “Noi dobbiamo in questi momenti non perdere mai la testa, dobbiamo sempre sapere cosa vogliamo fare”, ha spiegato il ministro riferendosi al rischio di una guerra commerciale dopo l'introduzione dei dazi di Donald Trump e assicurando che “il governo sa cosa vuole fare per garantire i 60 milioni dei nostri concittadini, favorendo l’internazionalizzazione, facendo crescere l'export”. Tajani ha quindi aggiunto che bisogna “lavorare anche su questi mercati, il mercato giapponese, il mercato indiano, i mercati orientali” perché “rappresentano una straordinaria opportunità”.
“Siamo qui perché riteniamo il padiglione italiano di Osaka uno straordinario strumento per la presenza politica e economica del nostro paese, certamente in Giappone, ma direi in tutta l'Asia, perché noi guardiamo con sempre maggiore attenzione questa realtà. Voglio ringraziare innanzitutto l'ambasciatore Vattani (Commissario generale per Expo Osaka, ndr) per aver organizzato questo padiglione in maniera straordinaria - ha proseguito Tajani - Io ho avuto fortemente che a occuparsi dell'organizzazione del padiglione italiano all’Expo di Osaka fosse un diplomatico”.
Intervistato da Agora, Tajani sottolinea che nel suo incontro con Donald Trump, Giorgia Meloni "incoraggerà gli Usa ad andare verso un accordo con l'Unione Europea, tant'è che l'azione della Meloni è ben apprezzata dal commissario Sefcovic con il quale ho parlato in questi giorni quasi più che con mia moglie". La presidente del Consiglio, aggiunge, "è stata invitata dal presidente degli Stati Uniti, nessuno va con il cappello in mano, è un invito che dimostra la qualità dei rapporti che l'Italia ha con gli Usa, oggi con questa amministrazione ma li avevamo anche con la precedente" e che con Trump parlerà anche certamente di questioni bilaterali.
Tajani ha ricordato che "la competenza esclusiva della trattativa sui dazi è dalle Ue, che l'Italia sta "sostenendo il lavoro del commissario competente che è in questo momento è negli Usa per ricominciare a trattare con gli americani" e che l'obiettivo è arrivare ad una situazione di zero dazi.
"Non è che noi dobbiamo rafforzare le nostre relazioni con la Cina per fare un dispetto agli Stati Uniti. Gli Usa da un punto di vista politico sono il nostro principale alleato, le relazioni transatlantiche sono un pilastro fondamentale della politica estera italiana insieme all'Europa", ha detto ancora Tajani, sottolineando che "dobbiamo continuare a lavorare con la Cina, noi abbiamo rapporti molto positivi con la Cina da un punto di vista commerciale, ma non è che per fare un dispetto agli americani parliamo con i cinesi e lasciamo perdere gli Stati Uniti".
"Queste corse verso la Cina lasciano un po' a desiderare", ha poi aggiunto, ribadendo comunque che "la Cina è un mercato importantissimo, noi siamo usciti dalla via della Seta ma continuiamo a commerciare con la Cina".