Iab Forum 2014: in Italia la pubblicità online cresce del 12,75%
12:29:58 6978In un contesto generale dove i mezzi di comunicazione tradizionali calano vertiginosamente, l’Italia afferma la sua competitività sul fronte internet. Nel nostro Paese la pubblicità sui canali online cresce del 12,7% rispetto al 2013, per valore di investimenti pari a 2 miliardi di euro.
E’ questo il dato positivo emerso dall’evento per eccellenza della comunicazione digitale, lo IAB Forum 2014.
Ad annunciare le stime, frutto di una rielaborazione IAB su dati Nielsen e Osservatori Politecnico di Milano, è Michele Marzan, Vice Presidente di IAB Italia. Il Forum serve a a fare il punto sul mercato dell’online advertising per offrire alle aziende italiane, grandi e piccole, un’analisi esaustiva per investire con sempre maggiore efficacia nel digitale.
Complice della crescita della pubblicità online l'affermarsi dei nuovi mezzi di comunicazione, quali video, social e mobile, uniti alle soluzioni di programmatic advertising. Il segmento Display nel complesso (che comprende le sottocategorie banner, video e social) registra nel 2014 un andamento positivo con un incremento anno su anno del 18,95%, con una crescita del Banner Advertising (a una cifra +8,2%) favorita dal buon andamento di mobile e programmatic advertising, che ne guidano lo sviluppo.
Il segmento video cresce del 25% per un valore degli investimenti pari a 300 milioni di euro mentre il Social vanta un trend di crescita del 70% che porta il valore degli investimenti a 170 milioni.
Relativamente alla pubblicità su smartphone e tablet si registra una crescita del +50%, raggiungendo a fine anno i 290 milioni pari al 14,5% dell’Internet Advertising.
Tradotto tutto ciò in numeri in Italia sono stati 110 milioni gli investimenti (con una crescita del 120%) che sono inclusi nel dispaly advertising per una quota pari al 10% dello stesso. Anche il Search continua nella sua corsa, mantenendo un ruolo di tipologia leader nel mercato con una crescita del 14% e un valore pari a 665 milioni di euro, mentre l’Email Advertising si assesta sul medesimo valore del 2013 (25mln di euro) e i Classified evidenziano un andamento negativo (‐16,3%) più legato alle congiunture del sistema economico.