BARI (ITALPRESS) – È partita oggi in Fiera del Levante, a Bari, la due giorni dedicata ai lavori della Commissione Intermediterranea e il Political Bureau della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa (CRPM) – organismo a cui aderiscono 160 Regioni europee di 28 Stati e che opera per favorire uno sviluppo più equilibrato del territorio comunitario.
“È chiaro – ha aggiunto il governatore riguardo alla crisi idrica – che ogni volta in cui si cerca una soluzione alla crisi idrica, essa non è mai a impatto zero.
C’è sempre un un contrappeso e c’è un prezzo da pagare.
Nel momento in cui, come io penso, di fronte a una crisi climatica almeno nel medio lungo periodo non reversibile c’è la necessità di dotare la Puglia e probabilmente moltissime altre regioni italiane di dissalatori, questi dissalatori non sono una panacea assoluta: ti procurano l’acqua di cui necessiti, ma hanno anche loro delle conseguenze di tipo energetico, perché vanno alimentati.
Quindi l’energia va prodotta, possibilmente da energie alternative e da eolico fotovoltaico, e comunque hanno poi dei residui, le cosiddette salamoie, che vanno gestite e riposizionate nell’ambiente.
E ovviamente l’aumento improvviso della salinità di tutti i sistemi di dissalazione non è privo di conseguenze sull’habitat”.
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