Napoli. Evasione fiscale di scuole guida e agenzie pratiche auto
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Evasione fiscale di scuole guida e centri pratiche auto
Di napoli e Capri. La Guardia di Finanza scopre un “nero” di
4 milioni.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha
concluso una serie di attività fiscali finalizzate al recupero di
una rilevante evasione fiscale realizzata da agenzia di scuola guida e 12 di pratiche auto.
I finanzieri del I Gruppo Napoli sono riusciti a
ricostruire un sistematico occultamento di ricavi attraverso
l’analisi delle dichiarazioni fiscali di numerosi centri di Napoli e
Capri, raffrontando il totale delle prestazioni effettuate da
ciascuna scuola guida e centro pratiche auto, incrociandoioi dati delle cmunicazioni obbligatorie inviate alla motorizzazione civile di Napoli.
I rappresentanti e amministratori delle agenzie
sono risultati proprietari di case, auto, motoveicoli, anche di
recente immatricolazione, non risultano congrui con
le loro dichiarazioni fiscali. Significativa la situazione di una delle scuole guida controllate che tra il 2014 ed il 2018 ha effettuato oltre 6.500 corsi, nonché oltre 13.400 prestazioni, tra rinnovi di patenti di guida ed altre formalità
connesse. Attribuendo un presumibile ricavo medio per ciascun tipo di servizio prestato, i militari hanno ricostruito il giro d’affari della scuola, constatando una discordanza di oltre € 800.000, pari ai guadagni totalmente sconosciuti all’erario.
Le indagini hanno permesso inoltre di accertare una costante
sottofatturazione operata dai centri pratiche auto. Nel corso dei controlli sono state addirittura ritrovate ricevute certificanti
compensi per singolo disbrigo dell’importo irrisorio di € 1,50, a
fronte di un ricavo ricostruito non inferiore a € 30.
Per le scuole guida, preponderante è stata invece la costante
omessa dichiarazione dei guadagni ottenuti dall’organizzazione dei corsi per il conseguimento delle patenti, pari a circa € 450 per pratica. In 3 casi i contribuenti hanno provveduto direttamente a sanare la loro posizione col fisco, ricorrendo ai vari strumenti di compliance previsti dalla normativa fiscale: in sintesi, pagamenti immediati e sanzioni ridotte.
L’evasione cosí accertata ammonta a 4 milioni di euro ed è riferita alle annualità d’imposta dal 2014 al 2018.