Strangolo' la madre, 8 anni e 8 mesi a Gabriele Barbato
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Era il 20 giungo 2010 quando Gabriele Barbato, all’epoca 39enne, per questioni riguardanti la casa ed il terreno strangolò con filo di nylon la madre 74enne, Maria Leonarda Marucci. Fu poi, stesso l’uomo, oggi 44enne, ad avvisare i Carabinieri che lo arrestarono conducendolo presso il carcere di Benevento.
La parola fine sulla vicenda è stata scritta oggi, quando la Corte d'Appello di Napoli ha riconosciuto per Barbato Gabriele, difeso dall’avvocato Paolucci, la insussistenza dell'aggravante dei futili motivi e la sussistenza dell'attenuante della "provocazione per accumulo" e, in riforma della precedente sentenza ha applicato la pena di anni otto e mesi otto di reclusione.
Il Giudizio proviene dalla sentenza della Corte di Cassazione I^ sezione penale che, il 30 ottobre 2013, ha annullato la sentenza a carico di Barbato Gabriele, con rinvio alla Corte di assise di Appello di Napoli per il nuovo giudizio.
Il 14 luglio del 2011, il Gup di Benevento, a seguito di rito abbreviato, condannò il Barbato alla pena di anni dieci di reclusione. La Corte di Assise di Appello di Napoli, il 26 giugno 2012, in riforma dell’impugnata sentenza, ridusse invece la pena ad anni nove e mesi quattro. La Corte di Cassazione, con la sentenza emessa ha annullato la sentenza ritenendo non sussistente l’aggravante dei futili motivi che era stata contestata al Barbato e ritenendo, invece, sussistente l’attenuante della provocazione, che era stata negata, invece, dalle precedenti sentenze di merito.