Il Liceo Guacci con Libera di Benevento….”Al di là dei sogni”

11:48:49 8095 stampa questo articolo
Alunni Liceo GuacciAlunni Liceo Guacci

Riceviamo e pubblichiamo la lettera degi alunni del Liceo Guacci che hanno partecipato  “Dalla memoria alla responsabilità”.

"In quest’anno scolastico che sta per terminare noi alunni delle classi III A del Liceo delle Scienze Applicate, III A e B del Liceo Linguistico e IV C del Liceo Economico-sociale abbiamo partecipato al progetto “Dalla memoria alla responsabilità”, svolto in collaborazione con il Coordinamento di Libera di Benevento.

Dopo aver conosciuto le storie delle vittime innocenti delle mafie ed aver partecipato alla Giornata della memoria e dell’impegno il 21 marzo ad Avellino abbiamo approfondito la realtà dei beni confiscati alla mafia e il loro riuso come opportunità di riscatto sociale ed economico dei territori in cui si trovano, scoprendo che anche nella nostra provincia esistono beni confiscati.

A conclusione del progetto abbiamo passato una giornata alla Cooperativa sociale “Al di là dei sogni”, sorta su un bene confiscato al clan Moccia a Maiano di Sessa Aurunca.

Qui abbiamo vissuto un’esperienza al di là delle nostre aspettative, guidati dalle parole di Simmaco Perillo, il presidente della cooperativa, e dalla testimonanza di Gaetano, un ex camorrista, ci siamo immersi in una realtà dove il lavoro assume valore terapeutico per le persone che hanno un vissuto di disagio e restituisce dignità e dove l’etica si fa stile di vita. Abbiamo visitato le varie parti della Fattoria e abbiamo partecipato anche ai lavori di manutenzione della cosiddetta Oasi dei sensi, ci ha colpito la serenità e la tenacia con cui vivono i soci della cooperativa: ci sono sembrati davvero uomini liberi, più di noi che siamo condizionati dagli schemi sociali. L’aria che si respira in cooperativa riempie di vita, la giornata trascorsa lì ha fatto fiorire belle emozioni in ognuno di noi, ma anche delle domande.

Ci siamo chiesti come mai pur essendo presenti nella nostra provincia dei beni confiscati ancora non siano state messe in atto le procedure per trasformarli da luoghi di illegalità in opportunità di lavoro e di accoglienza per i soggetti svantaggiati, mentre tanti giovani sono costretti ad andare via dalla nostra città in cerca di lavoro". 



Articolo di Scuola / Commenti