Cinema. Il 28 dicembre al LabUS il docufilm ‘(In)Visible Cities’

9:33:57 6138 stampa questo articolo

In occasione della Giornata Internazionela della Solidarietà Umana, l’associazione culturale LabUS, promuove la proiezione del film documentario (In)Visible Cities il 28 dicembre alle 21 presso la sala cinematografica del LabUS di Benevento. Alla proiezione seguirà un dibattito con i registi. (In)Visible Cities è la narrazione del viaggio di Beatrice Ngalula Kabutakapua, giornalista italo-congolese e del regista partito dal casertano, Gianpaolo Bucci, alla ricerca dei quartieri dove i migranti africani risiedono in 13 città del mondo. Non sono migranti sbarcati sulle isole quelli di (In)Visible Cities, ma “gli altri”: quelli che arrivano per via aerea, quelli che ricostruiscono una propria comunità a Los Angeles, Cardiff, New York, quelli che sfuggono ai media. Il fine è ritrarre le comunità africane allontanandosi da un’immagine stereotipata e privilegiando le storie di vita comune di persone che lavorano, vivono, amano.
“Tutto è iniziato con le mie radici africane, volevo saperne di più dell’Africa Sub-Sahariana. Essendo nata in Italia, sono stata maggiormente esposta alla cultura occidentale e italiana” – ha sottolineato Beatrice. “Dopo i miei studi di giornalismo ho pensato di continuare con un dottorato in studi africani. In verità volevo che la migrazione diventasse il mio focus, (In)Visible Cities è anche un modo per realizzare i miei sogni”.
Impresa unica nel suo genere e nella sua attuazione, (In)Visible Cities è un docufilm autofinanziato e supportato da amici e associazioni in tutto il mondo tramite donazioni in natura. A Londra, la HoxtonLab si occupa del missaggio del suono, da Roma l’associazione Tam Tam D’Afrique e il Movimento dei Focolari aiutano i produttori a connettersi con le comunità africane nel mondo.
“Quando abbiamo iniziato a lavorare a (In)Visible Cities non avevamo ancora idea della sua importanza e dell’impatto che avrebbe avuto. Nonostante il progetto sia stato concepito per promuovere lo scambio culturale e l’integrazione, tutto ci è apparso più chiaro solo quando abbiamo imbracciato la telecamera e il microfono per riprendere la comunità dello Zimbabwe a Londra” - ha commentato Gianpaolo. “Il contatto con ogni singola persona incontrata è il valore aggiunto del nostro lavoro”.
(In)Visible Cities verrà presentato in una versione della durata di 50 minuti circa, che racconta il viaggio di Beatrice e Gianpaolo a Cardiff, Los Angeles e New York. Per maggiori informazioni sul documentario, i suoi protagonisti e su come partecipare è possibile scrivere a look@invisiblecities.us o visitare il sito internet www.invisiblecities.us. (IN)Visible Cities è anche su Facebook, Twitter e YouTube. Info sull’evento: + 39 3341491293 / +39 3664871974 - labuswork@gmail.com.



Articolo di Cinema / Commenti