Breve storia delle slot machine: dai primi modelli alle versioni online
12:33:2 3151Il prestigioso dizionario Treccani definisce la slot machine come una “apparecchiatura automatica o semiautomatica che, installata in un locale pubblico, consente, mediante l’introduzione di monete o di un gettone di un determinato costo, la vincita di premi in denaro o di oggetti, nel caso che tre o più dischi, posti in rotazione agendo su di una leva, si fermino in una posizione predeterminata”.
In realtà, questa descrizione dovrebbe essere aggiornata perché il progresso tecnologico ha portato all’ideazione di modelli particolarmente sofisticati e che, peraltro, accettano anche altre metodiche per il pagamento (carte di credito o debito, credit club, carte giocatore ecc.).
Si deve dare poi conto del fatto che con l’avvento di Internet, sono nate anche le cosiddette slot online, ovvero versioni digitali che sostanzialmente ricalcano il funzionamento degli apparecchi “fisici”. È di fatto l’evoluzione che si è verificata riguardo a tutti i giochi da casinò che ormai hanno una loro corrispondente versione digitale; si pensi per esempio ai giochi di carte come per esempio il poker (in tutte le sue innumerevoli varianti), il baccarat, il black jack, ma anche alla roulette ecc.
Perché le slot machine si chiamano così?
Vi sono varie ipotesi sul perché le slot machine siano così denominate. Il termine machine (macchina, apparecchio) non ha bisogno di particolari spiegazioni. Più dubbi vi sono al riguardo del termine inglese slot che ha più accezioni. L’ipotesi più accreditata, in effetti piuttosto plausibile, è quella relativa al significato di slot come fessura, ovvero l’apertura nella quale si inserisce la moneta per poter effettuare una giocata.
Quando sono nate le slot machine?
Come nel caso del significato del nome, anche sulla data di nascita delle slot machine non vi sono certezze assolute. Tuttavia, le varie fonti, consultabili anche in Rete, sono concordi sul fatto che questi apparecchi abbiano visto la luce verso la fine del XIX secolo. Le date chiave sembrano essere il 1891, il 1893, il 1895 e il 1899.
Nel 1891 due imprenditori di Brooklyn, Sittman e Pitt, svilupparono quello che può essere considerato il primo prototipo di slot machine. Si trattava di una macchina con 5 rulli contenenti 50 facce di carte da poker. Il giocatore inseriva una moneta e tirava la leva che azionava la rotazione dei rulli sperando di ottenere una buona mano. Non erano previsti pagamenti in denaro, ma a seconda della mano realizzata si potevano vincere dei sigari, una birra o altre bevande.
Nel 1893 l’imprenditore Gustav Friedrich Wilhelm Schultze ideò e brevettò una macchina denominata Horseshoe che sembra essere stata la prima macchina slot con meccanismo di pagamento automatico, anche se in gettoni e non in denaro.
Due anni dopo, Charles Fey, imprenditore di origine bavarese trasferitosi da tempo negli Stati Uniti, progettò nel 1895 una versione modificata del modello di Schultze, versione che riscosse nel giro di poco tempo un grandissimo successo. Ma la svolta arrivò qualche anno dopo, nel 1899, con la Liberty Bell che sembra essere stata la prima a erogare premi in denaro. Aveva 3 rulli con 5 simboli ciascuno: diamanti, cuori, picche, ferri e campane della libertà (liberty bells in inglese). Era una macchina realizzata in ghisa e particolarmente pesante (circa un quintale). Il successo fu ancora più grande di quello delle precedenti proposte di Fey.
Le versioni moderne
Con il passare degli anni e con gli inevitabili progressi tecnologici si è arrivati a versioni moderne particolarmente sofisticate. Una grande svolta è arrivata poi con l’invenzione dei microprocessori e con lo sviluppo della grafica. Oggi esistono modelli ultramoderni, anche 3D, che rendono l’esperienza del giocatore particolarmente immersiva e accattivante. Si è arrivati infatti a vere e proprie video-slot in cui la parte meccanica è praticamente ridotta al minimo e in cui gli effetti grafici sono curati nel minimo dettaglio. Il passo successivo è stato poi l’avvento delle slot machine online, anche queste particolarmente ricche di effetti grafici.