Napoli. Sequestro beni per 2,2 milioni di euro al gruppo Pellini di Acerra
10:39:19 4761Il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli ha eseguito un ulteriore e ingente sequestro patrimoniale dei profitti illeciti accumulati negli anni, attraverso la continuata perpetrazione di gravi reati ambientali, dal gruppo imprenditoriale riconducibile ai fratelli Pellini di Acerra.
Il sequestro segue quello già effettuato lo scorso 14 febbraio per un valore di circa 200 milioni di euro, nei confronti di Giovanni, Salvatore e Cuono Pellini, recentemente condannati in via definitiva per il reato di disastro ambientale. I due fratelli risultano ora, ristretti presso le case circondariali di Rieti e di Santa Maria Capua Vetere.
Sulla base di un provvedimento emanato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Napoli, su proposta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, erano stati sequestrati 250 fabbricati, 68 terreni, 50 autoveicoli ed automezzi industriali, 3 aeromobili e 49 rapporti bancari.
In quella circostanza, tuttavia, era emersa, come particolarmente anomala, l’irrisoria quantità di capitali liquidi rintracciati sui conti correnti dei due imprenditori. Partendo dai risultati delle indagini sugli asset patrimoniali riconducibili alla stessa famiglia Pellini, il GICO di Napoli ha quindi sviluppato ulteriori mirati accertamenti di natura economico-patrimoniale, soprattutto attraverso l’esame e l’approfondimento della copiosa documentazione reperita presso alcune banche.
Grazie agli elementi informativi così acquisiti, è stata individuata una società fiduciaria con sede nel centro di Milano, presso la quale era stato acceso dai fratelli Pellini un mandato fiduciario, la cui esistenza è stata artatamente dissimulata mediante fittizia intestazione alle rispettive mogli. Pertanto, anche questa “cassaforte” di famiglia - con una consistenza ammontante a circa 2,2 milioni di euro, in denaro contante e titoli di Stato - è stata ora sottoposta a sequestro patrimoniale.