Capitale Italiana Cultura 2020. A Telese Terme presentato il dossier inviato al Mibact

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Un momento del ConvegnoUn momento del Convegno

Telese è rientrata tra le 31 città in gara per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020, quest’oggi la presentazione del dossier spedito al Mibact.

Si è svolta nel pomeriggio presso la sala Goccioloni delle Terme di Telese l’incontro pubblico per la presentazione del dossier riguardante la candidatura di Telese Terme a Capitale Italiana della Cultura 2020. Presente oltre al Comitato promotore della candidatura anche il presidente dell’Associazione “Matera Cultura 2019”, Francesco Salvatore. Presenza significativa quella di Salvatore che rafforza l’idea, possibile, di un gemellaggio culturale tra la città di Telese Terme e la città dei Sassi, già designata Capitale europea della Cultura 2019.

“Il consiglio che mi sento di dare – ha commentato – è quello di aver iniziato un percorso la cui sfida è quello di non fermarlo più, neanche davanti a quelli che sono gli step della prima o seconda selezione. Mi sembra di capire che l’intento dell’Amministrazione è quello di individuare, all’interno del progetto, il processo di sviluppo sociale e culturale della città e dunque bisogna andare avanti a prescindere dagli appuntamenti”.

Salvatore ha poi spiegato come la candidatura del centro termale può valere per tutto il territorio telesino, non dimentichiamoci però che anche Benevento è in corsa. “Telese fa un grosso passo avanti verso tutta la comunità circostante – ha detto – perché avviando questo processo il territorio limitrofo non può far altro che aprirsi a questa sfida ed essere promotore di ulteriori iniziative”. Processo, questo che potrebbe incidere non solo a livello economico ma anche turistico. “Praticamente – ha aggiunto – flusso turistico guardando all’esperienza materana si è elevato all’ennesima potenza e non abbiamo ancora superato l’anno faro che è il 2019 per cui questo è un percorso che porta visibilità e crescita anche perché non parliamo di un evento che ha un inizio ed una fine. Partecipare al percorso di Capitale Italiana della Cultura significa voler cambiare il modo di fare accoglienza turistica. Ci saranno dunque momenti in cui cominceranno ad arrivare nuovi flussi, e la sfida è quella di essere propositivi rispetto a questo cambiamento culturale. Una sfida nuova, che non trova i territori già pronti”.

Soddisfatto Giovanni Liverini assessore alla Cultura del centro termale ha partecipato lo scorso 12 e 13 ottobre a Lucca al convegno “Cultura 4.0”,organizzato da LuBeC. “Qualcuno ha parlato di giornata storica per Telese – ha chiosato Liverini– e voglio precisare che abbiamo partecipato ad una sfida prima di tutto con noi stessi, una sfida ambiziosa per tutti i cittadini e le forze culturali perché crediamo che solo attraverso la Cultura si può migliorare e non dunque un atto di arroganza e presunzione. Siamo andati a ricercare le radici della nostra città che ha una storia millenaria, abbiamo studiato il territorio e le sue risorse e formulato un progetto unitario. Vogliamo valorizzare il Lago, l’area del Grassano e della Torre Longobarda così da farne un punto di accoglienza per i pellegrini della via Francigena e multiuso. Abbiamo cercato di valorizzare le associazioni sportive, i progetti scolastici, le aziende. Abbiamo – ha concluso – approntato ad una forma nuova di valorizzazione, propositiva, perché Cultura significa vivere il patrimonio. La sfida non deve essere tra chi ha più monumenti ma tra chi riesce a scrivere il futuro delle città”.

La candidatura di Telese Terme a Capitale Italiana della Cultura ha visto coinvolte le espressioni culturali più significative e attive del territorio telesino. Proprio grazie a questo lavoro di squadra si è riusciti a produrre un dossier progettuale trasmesso al Mibact. A ribadire questo aspetto è stato sottolineato dal sindaco Pasquale Carofano: “Noi abbiamo già vinto, oltre a quello che sarà il risultato, perché abbiamo messo insieme tutte le realtà del territorio dalle aziende alla Chiesa, alle aziende. Lo scopo della nostra candidatura non era certo vincere, ma fare comunità. Tra meno di un mese ci sarà la prima selezione, noi ci auguriamo di essere tra i primi 10, ma se questo non accadrà noi continueremo a lavorare per Telese”.



Articolo di Beni Culturali / Commenti