Benevento, Ispettorato Micologico Asl decretato come centro di riferimento in Campania
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Importante riconoscimento da parte di Palazzo Santa Lucia che definisce il servizio “dotato di metodiche di indagini tecnologicamente avanzate e personale qualificato”
La Regione Campania con delibera di giunta n.587 del 25 settembre scorso ha assegnato un importante riconoscimento all’Ispettorato Micologico della Asl di Benevento. La struttura di via Mascellaro infatti è stata indicata quale Centro di Riferimento della rete regionale, strutturato quale laboratorio di secondo livello, poiché “dotato – si legge nel documento - di metodiche di indagini tecnologicamente avanzate e personale qualificato”.
L’Ispettorato Micologico ha la funzione di assicurare la commestibilità e la qualità dei funghi portati da privati cittadini, raccoglitori o consumatori e di garantire il controllo igienico sanitario dei funghi destinati alla commercializzazione e alla somministrazione. Le indagini di primo livello comprendono gli interventi di tipo ispettivo, come la diagnosi micologica, l’eventuale prelievo del campione, l’indagine epidemiologica. Quelle di secondo livello sono di tipo analitico, a supporto ed integrazione degli Ispettorati Micologici presenti sul territorio.
La struttura della ASL di Benevento, situata presso il Dipartimento di Prevenzione di Benevento, avrà il compito di supportare le Aziende Ospedaliere, attraverso gli Ispettorati Micologici territoriali competenti, per la prevenzione, il monitoraggio e la diagnosi delle intossicazioni da funghi; di condurre indagini di secondo livello anche in occasione della consulenza ospedaliera; di effettuare la mappatura delle specie presenti sul territorio; di attivare collaborazioni con l’ISPRA; di dare supporto ed integrazione tecnico scientifica agli Ispettorati Micologici della rete regionale con interventi ed esami in caso di sospetta intossicazione di funghi; di elaborare protocolli d’intesa con le strutture ospedaliere; di monitorare l’andamento epidemiologico regionale; di formare, aggiornare ed informare gli operatori degli ispettorati; di effettuare esami su campioni di funghi freschi, secchi, congelati e condizionati.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato – ha commentato il direttore generale, Franklin Picker – I cambiamenti introdotti dalla legislazione, soprattutto da quella comunitaria, in materia di sicurezza alimentare e il maggior consumo di funghi, hanno reso necessario una seria riorganizzazione dell’attività regionale di prevenzione delle intossicazioni. L’Azienda Sanitaria ha investito nelle necessarie tecnologie, e consentire alle professionalità presenti di candidare il proprio servizio come riferimento regionale, quale coordinatore della intera rete regionale, in quanto in possesso di tutti i requisiti per rivestire il ruolo di laboratorio di secondo livello: un investimento riconosciuto e certificato da Palazzo Santa Lucia".