Chiudera' l'8 dicembre "Ondaperpetua" la mostra di Ugo Levita al Museo Arcos.

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Ondaperpetua, personale di pittura di Ugo LevitaOndaperpetua, personale di pittura di Ugo Levita

Per salutare Benevento e quanti hanno apprezzato la sua opera, Ugo Levita sarà presente il 7 dicembre pomeriggio al Museo Arcos.

L’evento, "Ondaperpetua", curato da Francesca Sacchi Tommasi e Ferdinando Creta con il supporto di Sannio Europa, che aveva aperto i battenti nello scorso 16 novembre, ha ottenuto il sentito gradimento del pubblico.

Per l’occasione l'artista presenterà in anteprima due installazioni, ispirate dalle suggestioni ricevute in questa città, dalla sua storia e dalle sue leggende e dallo stesso Museo Arcos che custodisce i reperti del culto di Iside a Benevento. Si tratta di assemblamenti scultorei realizzati con materiali vari, in parte di recupero, riutilizzati e ricomposti con l’immaginazione che caratterizza l’approccio artistico di Levita, con interventi pittorici ed elementi ex-novo. I soggetti tutti al femminile, una bianca l’altra nera, come contrapposizione necessaria allo sviluppo della storia, riguardano la sua visione contemporanea di Iside, mentre l’altra affronta la figura di Matteuccia da Todi, la prima donna bruciata sul rogo con l’accusa di stregoneria, tema che lega la città di adozione dell’autore, Todi, con Benevento e la sua tradizione leggendaria.

Come leggendaria e ispirata al mito è la performance che sarà rappresentata alle ore 18.00, da tre attori, cantanti e poeti coordinati da Maria Tea Varo, che ci dice: “Al luogo che ci ospita si è rivolta la nostra indagine. Umilmente influenzati dalla percezione del mito e dalle nostre fluttuazioni coscienti e visionarie. L’ambiguità della nostra misera natura si è racchiusa nel cerchio magico di personaggi incantati. La messa in scena è il nostro rito di fede al respiro del ‘cielo comune’, è l’urlo rivolto alle trame di un mondo fittizio, dove l’umano cerca di giustificare l’illusione di essere ipocritamente nel giusto. L’apparizione della dea Iside si è assimilata a quello che la storia ha trasformato. Quello che condividiamo non è un’esplosione conclusa, ma un’azione poetica di tre individui diversi che scelgono spontaneamente anche di perdersi per ritrovarsi……”.

Oltre ai testi di Maria Tea Varo, che parteciperà direttamente all’azione, l’artista e attore Peppe Barile affronterà testi di Laura Del Verme e di Erri De Luca, e l’attrice e cantante Carmela Hauber spazierà su interventi canori tradizionali. Anche questa iniziativa presso il Museo Arcos si è resa possibile grazie al supporto di Sannio Europa.



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