Mancato rinnovo convenzione tra Regione Campania ed INPS: le preoccupazioni di Follo

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"La circostanza trasferirebbe nuovamente alla ASL di Benevento tale funzione accertativa per i cittadini che chiedono pensione o assegno di invalidità, indennità di accompagnamento, accertamento dell’handicap".

Il Comitato Provinciale dell’INPS di Benevento ha adottato questa mattina un documento col quale esprime preoccupazione e disagio per il mancato rinnovo, alla scadenza del 31 dicembre, della convenzione tra Regione Campania ed INPS per l’effettuazione delle visite mediche di accertamento delle invalidità civili.

“La circostanza – spiega il presidente Inps, Antonio Follo – ove confermata, dal 1° gennaio trasferirebbe nuovamente alla ASL di Benevento tale funzione accertativa per i cittadini che chiedono pensione o assegno di invalidità, indennità di accompagnamento, accertamento dell’handicap (benefici economici e normativi della Legge n.104/92), cecità civile e sordità civile, lasciando all’Istituto previdenziale la sola funzione di verifica degli esiti di tale visita medica. In pratica, per un cittadino sannita, ma anche irpino, casertano o salernitano (Napoli non aveva mai introdotto il nuovo sistema), che chieda di essere sottoposto a visita per verificare se e ‘quanto’ è invalido può accadere che venga chiamato a visita medica prima dalla ASL (accertamento) e nuovamente dall’INPS (verifica) duplicando tempi, disagi e difficoltà legate a tale attività e con aggravio di costi per l’utenza e per la Pubblica Amministrazione. Regione Campania è del tutto legittimata a ripristinare il precedente modello organizzativo operante fino ad alcuni anni or sono ma, auspichiamo, che ciò avvenga senza arrecare pregiudizio e nocumento alcuno ai cittadini utenti in termini di velocità, efficacia, trasparenza ed economicità del procedimento, sanitario prima ed amministrativo poi. In questo senso, l’idea di alcuni anni or sono (a partire dal 2012) di ‘delegare’ tale funzione ai Centri Medico-Legali delle INPS campane fu lungimirante proprio in direzione dei predetti 4 parametri, costituendo, alla verifica delle statistiche, una buona pratica”.

Follo conclude: “Tuttavia, quale che sia l’epilogo finale di tale vicenda l’auspicio e la rivendicazione per chi, come noi, è chiamato a rappresentare gli interessi di anziani, ammalati, portatori di handicap è quello che tutto avvenga nel più breve tempo possibile affinché non permanga un solo giorno in più l’attuale situazione di non certezza di ruoli e funzioni”.



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