Intervista. Bazzani: "Per la B il Benevento ha costruito una corazzata. Alla lunga uscira' fuori il vero valore"

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Fabio Bazzani, ex attaccante SampdoriaFabio Bazzani, ex attaccante Sampdoria

Fabio Bazzani, ex attaccante della Sampdoria, crede nella vittoria finale del Benevento. Gli Stregoni hanno allestito una corazzata in grado di puntare alla promozione in serie A.

“In serie B il Benevento ha costruito una corazzata. Questo non significa andare in campo e  vincere tutte le partite. A lungo andare - però -il valore di questa rosa uscirà fuori. Ci sono calciatori esperti e talentuosi. Ho guardato la partita con il Lecce – afferma l’ex attaccante della Sampdoria -. Non è stata una delle migliori gare. Tra l’altro, il Benevento era andato anche sotto. Il fatto di essere riusciti a recuperare una gara del genere è sintomatico sul potenziale a disposizione di Bucchi”.

“L’allenatore del Benevento - prosegue Bazzani - dalla panchina ha inserito dei calciatori che gli hanno permesso di cambiare la gara. Quando la squadra avrà metabolizzato i meccanismi giusti - insieme al Verona -  sarà tra le principali candidate a vincere questo campionato. Attenzione al Crotone. Mi piace citare anche il Cittadella – considerato sempre una sorpresa – ma anche quest’anno ha iniziato bene, vincendo le prime gare”.

Il problema principale -  comunque -  resta questa confusione sul numero delle squadre partecipanti al campionato: “Non è facile lavorare in questo modo; soprattutto per chi trascorre settimane a preparare le partite e non sa quale campionato andrà a giocare. Credimi – aggiunge Fabio – non è nemmeno facile  per noi addetti ai lavori; sempre in giro sui vari campi di calcio a studiare le varie squadre; ma senza sapere che tipo di torneo stiamo guardando. Fortunatamente le ore sono contate. Bisogna attendere ancora poco e poi sapremo”.

Con Bazzani abbiamo anche tracciato una breve considerazione su quest'inizio di serie A:  “Contro il Napoli ho visto una Sampdoria che ha disputato una grandissima gara . E’ chiaro che la squadra partenopea non abbia giocato la sua migliore partita; ma è stato sorpreso da una buona Sampdoria. Gli azzurri devono ancora trovare il proprio equilibrio. Ancelotti è un allenatore che sfrutta più le individualità; mentre Sarri - come priorità - dava più  importanza al sistema di gioco. Nessuno può insegnare ad Ancelotti cosa debba fare o meno. Bisogna aspettarsi un Napoli che interpreterà le partite in maniera diversa”.

“Sono realista: non vedo nessuna squadra in grado di poter insidiare la Juve. Per il secondo posto il Napoli è avvantaggiato rispetto alle altre, in virtù del fatto di avere a disposizione un potenziale offensivo importante. Quando la Roma di Di Francesco tornerà al 4-3-3, che gli ha garantito le migliori fortune, allora potrà dire la sua. L’Inter ha fatto una campagna acquisti importante. Il Milan - con Higuain - ha colmato quella lacuna che aveva negli anni precedenti. Dal secondo al quarto posto può esserci poco margine di distacco. Il Napoli è leggermente avvantaggiato, ma il confine è sottile”.
Claudio Donato



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