Pollena Trocchia (Napoli). Sequestrata discarica abusiva su un'area di 30.000 mq

17:56:40 5353 stampa questo articolo
Guardia di Finanza, sequestro impianto illegale di smaltimento rifiutiGuardia di Finanza, sequestro impianto illegale di smaltimento rifiuti

La Guardia di Finanza sequestra un complesso aziendale adibito all'illecito smaltimento e stoccaggio di rifiuti speciali in Pollena Trocchia.

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, hanno posto sotto sequestro, nel Comune di Pollena Trocchia (Napoli), un'area di circa 30.000 mq adibita a "discarica abusiva"' di rifiuti speciali non pericolosi. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Casalnuovo di Napoli, nel corso di un controllo in materia di tutela ambientale, ha eseguito un intervento ispettivo insieme al personale dell'A.R.P.A.C. di Napoli, presso la sede legale ed operativa di una società operante in Pollena Trocchia, amministrata da N.M., 60 anni di Pomigliano D'Arco, deferito alla Procura della Repubblica di Nola per illecita gestione e smaltimento di rifiuti.

L'azienda in questione, che operava formalmente nel settore dell' "estrazione di ghiaia, Nabbia, argille e caolino", all'atto dell'accesso risultava priva della prevista Autorizzazione Unica Ambientale, in quanto situata in area è destinata ad uso agricolo; contestualmente, le attività investigative hanno permesso di accertare che all'interno dell'area aziendale erano stoccati circa 250.000 me di rifiuti speciali non pericolosi, principalmente inerti, rottami e soprattutto materiali di risulta edile, pronti ad essere frantumati presso l'impianto aziendale per la frantumazione e vagliatura di inerti.

L'impianto è stato trovato in funzione e pertanto i militari hanno proceduto al sequestro dell'area di cantiere, per un'estensione complessiva di mq 30.000, nonché dell'intero complesso aziendale, costituito dall'impianto di frantumazione.. mezzi d'opera e automezzi, quali pale meccaniche, escavatori ed autocarri. 



Articolo di Napoli / Commenti