Visita del responsabile Centro Habitat Mediterraneo di Ostia all'Oasi LIPU di Benevento
18:27:59 4149Per il consigliere nazionale della LIPU Alessandro Polinori, Benevento rappresenta un'eccezione positiva in ambito nazionale grazie alla naturalità preservata dall'Oasi LIPU lungo il fiume Calore.
Si è recentemente concluso presso la Sezione Lipu di Benevento un seminario formativo tenuto da Alessandro Polinori, consigliere nazionale della Lipu - BirdLife Italia e responsabile del Centro Habitat Mediterraneo (CHM) Lipu di Ostia, una realtà naturalistica di grande interesse a livello nazionale e internazionale con oltre 20.000 visitatori l'anno, costituita da una zona umida di circa venti ettari dove sostano durante la migrazione, svernano e/o nidificano oltre 200 specie di uccelli, di cui numerosi acquatici, tra cui il pregiatissimo airone rosso, qui presente con la più importante colonia del Lazio. Il seminario rientra nelle attività del Progetto “L’Oasi delle opportunità – Progetto di valorizzazione dell’Oasi Zone Umide Beneventane”, realizzato dalla Lipu e finanziato nell'ambito del Piano Azione Coesione “Giovani no profit” dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Accompagnato dal delegato Lipu di Benevento nonché responsabile Lipu dell'Oasi di protezione “Zone Umide Beneventane” Marcello Stefanucci e da un gruppo di giovani attivisti Lipu della Sezione di Benevento, Polinori ha visitato varie aree dell'Oasi Lipu di Benevento percorrendo alcuni sentieri, diversi dei quali realizzati o riattivati dalla Lipu beneventana lungo una parte dei 18 km del corso del fiume Calore che l'oasi preserva, in c.da Scafa, c.da S.Angelo a Piesco, c.da Ripamorta, c.da S.Clementina, c.da Serretelle e c.da Cellarulo, tutte località comprese nel territorio comunale di Benevento. Inoltre in c.da S. Vitale, a ridosso dell'Oasi Lipu, ha avuto modo di apprezzare la fattoria zooantropologica ed agriturismo a km 0 "La Cinta" del veterinario Tullio Zullo, dove tutte le attività sono realizzate nel rispetto dell'ambiente.
Successivamente Polinori ha fornito il suo prezioso punto di vista e degli spunti per il potenziamento delle attività dell'oasi, per l'inclusione di una più vasta sfera di fruitori, ed anche su questioni più tecniche di gestione faunistica. Nell'esposizione, diretta ad un gruppo di giovani attivisti della Lipu, Alessandro Polinori è partito dall'esperienza della Lipu di Ostia che è riuscita a creare un'importantissima area naturale in un'area degradata sino a circa 20 anni fa, sito dove tra l'altro fu trovato il corpo di Pier Paolo Pasolini, assassinato nel 1975, e dove oggi sorge un monumento in suo onore, parte del Parco Letterario che porta il suo nome. Qui le battaglie della Lipu, che hanno portato negli Anni '90 del XX secolo ad evitare la costruzione di un Oceanario che voleva fortemente una multinazionale con sede in Australia, dove animali come delfini, orche ed altri ancora sarebbero stati tenuti in cattività, sono sfociate, prima nella impegnativa bonifica dell'area precedentemente occupata da una discarica abusiva, poi nella proposta e progettazione della rinaturazione di una parte di questo territorio in compensazione alla realizzazione del porto turistico di Ostia prevedendo contestualmente tutta una serie di interventi di mitigazione di questa opera. Oggi il CHM di Ostia comprende un centro visite, dei locali adibiti al primo soccorso degli animali selvatici, tre capanni per il birdwatching, due capanni per la fotografia naturalistica (adoperati da fotografi provenienti da tutto il mondo ed anche dalla Canon Academy); un'area per gli animali recuperati, una per le farfalle, altre per gli insetti, ecc.
Alessandro Polinori prima di andare via ha commentato in questi termini quanto visto e vissuto a Benevento: "In un’Italia sempre più interessata dal drammatico fenomeno del consumo di suolo, con conseguente drastico calo della qualità della vita nei centri urbani, una città come Benevento rappresenta un’eccezione positiva, grazie alla presenza di elementi naturalistici di primissimo livello, meritevoli di un’adeguata tutela e valorizzazione. In particolare, ben visibile anche dalle colline, estremamente preziosa è la vegetazione igrofila, che accompagna i fiumi fin dentro la città, con una ricca biodiversità e conseguenti effetti positivi sulla qualità dell’aria e sul clima urbano. Da questo punto di vista, l’oasi della Lipu, grazie alla passione e competenza dei suoi gestori, non potrà che rappresentare sempre più un elemento trainante ed un punto di riferimento per l’intero territorio, offrendo attività sociali, culturali, educative e di ricerca e promuovendo la crescita di un turismo naturalistico, anche a livello internazionale. Per tali ragioni, come Lipu, sosterremo in maniera crescente questa realtà, da un lato attraverso la promozione di ulteriori esperienze formative (come il seminario che ho avuto il piacere di tenere con i volontari beneventani), dall’altro favorendo la promozione del territorio, attraverso la rete nazionale delle oasi Lipu."