Per il Venerdi' Santo di San Lorenzo Maggiore arriva Tv2000
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Quella del Venerdì Santo è una tradizione particolarmente cara alla comunità laurentina.
In programma per domani sera l’attesissima processione del Venerdì Santo con i battenti, uno dei riti più suggestivi dell’intera Campania che richiama nel centro sannita moltissimi fedeli e curiosi. Il rito prende il via alle 18 con l’adorazione della Croce in parrocchia e alle 19:30 partirà dalla Chieda del SS. Nome di Dio la processione con i battenti, il Cristo Morto e la Vergine Addolorata. Sarà presente una troupe di Tv2000 che documenterà il secolare atto di fede.
Questa tradizione è particolarmente cara alla comunità laurentina che la tramanda da secoli, ogni anno partecipa devotamente e con incredibile coinvolgimento, ciò che è apprezzato anche dai fedeli che vengono da fuori i quali dichiarano di sentirsi non spettatori ma partecipi del rito attraverso i commoventi canti e le preghiere del popolo. Non uno spettacolo di folklore ma una vera e intima penitenza nel giorno della morte di Gesù Cristo che ogni battente sperimenta sul proprio corpo. I battenti, uomini e donne Laurentini ma provenienti anche dai paesi limitrofi, indossano un camice bianco che richiama la purificazione, il volto è coperto da un cappuccio forato agli occhi che lo rende irriconoscibile e la testa è circondata da una corona di lunghe spine che richiama quella di Cristo, ai fianchi portano un lungo cordone intrecciato che richiama le funi con cui Cristo fu legato e flagellato, si percuotono con la disciplina, oggetto penitenziale dotato di piastrelle taglienti di ferro; scalzi e con lento incedere percorrono le strade del paese che echeggia di canti e tintinnii di discipline. Il momento più bello della processione è quello in cui, al termine, il corteo di battenti arriva in Piazza Largo di Corte: qui avviene il commovente incontro tra l’Addolorata e i battenti che in ginocchio procedono fino all’interno della Chiesa. Il messaggio che questo rito riesce a trasmettere è il richiamo alla conversione e al rinnovamento interiore che il flagellante ricorda a tutti i partecipanti. Egli non è un eroe ma semplicemente una persona che nella sua libertà sceglie di unirsi ai dolori di Cristo anche attraverso la dimensione corporale. Colpisce soprattutto osservare un intero popolo che continua a partecipare intensamente e con incredibile coinvolgimento a questo rito di penitenza e soprattutto di redenzione in un’epoca profondamente diversa e segnata da una logica in continuo cambiamento. Un rito che contribuisce a formare e tramandare ai posteri la memoria e le radici di una comunità legata dalla stessa profonda fede. È un momento di fede unico che travalica i secoli, che si vive immersi in un contesto profondamente singolare. Appuntamento quindi a domani sera per vivere a San Lorenzo Maggiore la suggestiva processione del Venerdì Santo con i battenti.