Mattarella “Mai come adesso la pace grida la sua urgenza”

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

ROMA (ITALPRESS) – “Mai come adesso la pace grida la sua urgenza. La pace che la nostra Costituzione indica come obiettivo irrinunziabile, che l’Italia ha sempre perseguito, anche con l’importante momento quest’anno della presidenza del G7. La pace di cui l’Unione Europea è storica espressione. La pace che non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi, ma la pace del rispetto dei diritti umani, la pace del diritto di ogni popolo alla libertà e alla dignità. Perchè è giusto. E – se questo motivo non fosse ritenuto sufficiente – perchè è l’unica garanzia di una vera pace, evitando che vengano aggrediti altri Paesi d’Europa. Questo è, quindi, il primo augurio che tutti ci rivolgiamo. Che il nuovo anno porti vera pace ovunque”. E’ questo uno dei passaggi del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il capo dello Stato nel suo messaggio agli italiani ha ricordato la giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre: “Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia”, ha affermato.

E Papa Francesco “cui invio auguri pieni di riconoscenza”, con il Giubileo, ha fatto “risuonare nel mondo il richiamo alla speranza”.

Poi sull’Italia: “Luci e ombre” la riguardano, ha detto Mattarella: per tale motivo bisogna “colmare” le “distanze” e “assicurare un’effettiva pienezza di diritti è il nostro compito”.

“Il mutamento del clima – ha aggiunto Mattarella – incide decisamente anche sugli eventi meteo che subiamo in Italia”, “ne abbiamo ripetute testimonianze”.

E ancora: “Un’attenzione particolare richiede il fenomeno della violenza. Tocca tutto il mondo ma diviene ancor più allarmante quando coinvolge i nostri ragazzi”.

I giovani “sono la grande risorsa del nostro Paese” e “la precarietà e l’incertezza che avvertono le giovani generazioni vanno affrontate con grande impegno anche perchè vi risiede una causa rilevante della crisi delle nascite che stiamo vivendo”.

“Si intrecciano, quindi, straordinarie potenzialità e punti di debolezza da risolvere. Impegniamoci per una comune speranza che ci conduca con fiducia verso il futuro”.

“L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani ha scelto, come parola dell’anno, “rispetto”. Il rispetto verso gli altri rappresenta il primo passo per una società più accogliente, più rassicurante, più capace di umanità. Il primo passo sulla strada per il dialogo, la collaborazione, la solidarietà, elementi su cui poggia la nostra civiltà”, ha evidenziato il capo dello Stato.

fonte immagine Quirinale (ITALPRESS).



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