Occupazione a Benevento: la percentuale più alta è troppo bassa
9:42:44 9031Sono pochi i casi in cui il tasso di occupazione del Sannio supera il 50%.
E’ un esodo continuo quello che vede i giovani del Sannio che lasciano il proprio territorio in cerca di lavoro. Secondo i dati Istat, il tasso di occupazione nel Sannio è inferiore alla media nazionale, secondo la popolazione attiva, ossia quella compresa tra i 15 e i 64 anni. La media nazionale riportata è pari al 61%, mentre quella del capoluogo si aggira intorno al 53%.
Dai territori più attivi, come quelli nella Valle Caudina e nel Medio Calore, fino a quelli nel Fortore con il 35% , a eccezione di Molinara con circa il 57% di occupati. Secondo questi dati, la prima metà della popolazione sannita lavora, mentre la seconda è composta da disoccupati e pensionati.
Questa migrazione è dovuta anche al forte calo demografico delle aree più interne del Sannio. Dall’elaborazione su base Istat, in Campania si nasconde circa il 20% del totale dei lavoratori in nero, quindi 1 lavoratore in nero su 5. Nel periodo 2008-2017, la Campania ha perso circa 282.000 giovani, l’80% dei quali con un livello d’istruzione medio o alto.
Il report pubblicato dal Il Sole 24 ore basato sui dati del 2015 per i redditi da pensione e su quelli da reddito da lavoro dipendente relativo al 2016, dichiara che i pensionati guadagnano in media più dei lavoratori dipendenti. Benevento si posiziona al penultimo posto per il reddito da lavoro dipendente che raggiunge nel 2016 la media di 14.284 euro, mentre è ultima per reddito medio da pensione 2015 con 14.642 euro. La Banca d’Italia n el suo report presentato nel giugno del 2018 parlava di una occupazione ancora in calo per il Sannio con molti giovani costretti ad andare via.
Da 15 anni, circa 1000 persone all’anno abbandonano il Sannio: è come se un piccolo paese scomparisse nel nulla ogni anno. Sono dati che, nella loro ripetizione anno dopo anno, lasciano poche speranze anche per l’immediato futuro.
Enza Cappabianca
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