Medici di base. Ciarambino: “Regione annuncia decreto su aree carenti, ma è quello di un anno fa”
15:27:52 3231Lo denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino a margine della seduta di question time nell’aula del Consiglio
"Il risultato di una serie di ritardi è in un sovraffollamento degli ambulatori di medici di base, costretti a caricarsi di un numero di pazienti eccessivamente alto da poter garantire loro l’assistenza che meritano”.
“A un anno e due mesi dalla scadenza, la Regione Campania, unico caso in Italia, ha annunciato la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale dell’elenco 2018 degli ambiti territoriali vacanti di medici di assistenza primaria. Oggi, in risposta a una nostra interrogazione in aula, già oggetto di un precedente rinvio, sul perché di un ritardo che compromette gravemente la qualità dell’assistenza per i cittadini della nostra regione, la giunta si è limitata ad annunciare la pubblicazione del decreto entro il mese di aprile. Ovvero, tre giorni fa".
"Un decreto che, tra l’altro, stando a quanto previsto dall’Accordo Collettivo Nazionale recante la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, dovrebbe essere pubblicato ogni anno entro il 31 marzo. In Campania - prosegue Ciarambino - non si è ancora proceduto a ultimare le assunzioni dell’elenco 2017, solo in questi giorni, se dovesse essere rispettato l’impegno, sarà pubblicato quello del 2018, mentre non c’è traccia del 2019".
“Non sono pochi i cittadini che, non vedendosi garantita un’adeguata assistenza dal proprio medico di base, preferiscono recarsi in ospedale, andando a inflazionare i nostri pronto soccorso già saturi e alle prese con un’atavica carenza di personale. De Luca farà il possibile, ora, per pubblicare il decreto prima del 10 maggio, data nella quale è stata annunciata una mobilitazione dei giovani medici di base, ma soprattutto perché in piena campagna elettorale. Il 10 maggio saremo anche noi in piazza per protestare contro chi, per negligenza o incapacità, per il terzo anno ha continuato a negare ai nostri cittadini il sacrosanto diritto alla salute e all’assistenza territoriale”.