Sant'Agata de' Goti. Cmr, Piccoli: "La battaglia delle mamme del comitato è una battaglia di civiltà"

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CMR S. Agata dei Goti (foto di archivio)CMR S. Agata dei Goti (foto di archivio)

Incontro in Comune per discutere delle sorti del CMR.

Ha avuto luogo ieri 27 giugno, alle ore 18.30, presso la Sala Consiliare di palazzo San Francesco, il preannunciato incontro, nato dall'invito ricolto dal sindaco Giovannina Piccoli ai colleghi dei comuni del comprensorio caudino, telesino e della limitrofa provincia di Caserta, per discutere della vicenda CMR e verificare, concordemente, le azioni da porre in essere.

Quasi tutti i sindaci o loro delegati hanno risposto all'appello/invito della Prima Cittadina santagatese, salvo qualche defezione per motivi istituzionali, anticipatamente comunicata ed ampiamente giustificata. I rappresentanti delle comunità territoriali servite dal CMR hanno ascoltato, per poi giungere ad una prima conclusione, anche il comitato delle mamme dei pazienti assistiti dalla struttura, ovvero circa 300 bambini con attività riabilitative in corso e che non hanno bisogno di un centro qualsiasi ma del C.M.R. e dei suoi operatori.

Presenti anche alcune operatrici del CMR, che hanno rappresentato l'impegno a portare avanti questa battaglia che non le vede contrapposte ad altri lavoratori all'interno dell'azienda, hanno tenuto a sottolineare tramite la loro portavoce Mariella Piscitelli, ma in assoluta sintonia con tutti.

Il sindaco Piccoli, riassumendo tutti gli interventi dei colleghi in aula consiliare ha evidenziato la necessità di impegnarsi a cercare, concordemente, una possibile azione nella quale convergano utenti, operatori, istituzioni; ognuno per le sue competenze e specificità. "Si chiede, alla politica dei territori, un supporto ad un'azione che affermi il diritto ad una continuità terapeutica dei bambini e ad una assistenza sanitaria che vada nella direzione della cura delle diversità e che la trasformi in normalità ed autosufficienza E questo va, ovviamente, di pari passo con le tutele dei lavoratori impegnati nel CMR, nessuno escluso.

La battaglia delle mamme del comitato è una battaglia di civiltà, ha sottolineato Giovannina Piccoli a margine dell'incontro. Non si può riconoscere un diritto affievolito da politiche economiche che guardano ai numeri e non alle persone.

Un sentito ringraziamento, infine, ai colleghi oggi intervenuti ed anche a quelli assenti, ampiamente giustificati per altri impegni e che sicuramente non mancheranno ai prossimi appuntamenti. Grazie alle mamme che hanno portato una testimonianza diretta della situazione che stanno vivendo e che vivono i loro bambini assistiti.

E grazie agli operatori del CMR intervenuti. Non c'è molto altro da dire, se non che queste donne e questi piccoli pazienti e questi lavoratori vanno assolutamente ascoltati, compresi e nei limiti delle possibilità istituzionali, supportati. Noi lo stiamo facendo e questo incontro ne è una prova, tangibile. Noi sindaci abbiamo raggiunto una prima importante intesa sulle prossime azioni da porre in essere: la stesura di un documento di intenti che ci vedrà impegnati presso Ministero della Salute del Lavoro e dell'Economia per questa giusta causa collettiva”.


 



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