Padre in fin di vita all'ospedale, 'lascia' i domiciliari senza attendere la notifica del permesso. Assolta

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Ospedale FatebenefratelliOspedale Fatebenefratelli

Assoluzione perché il fatto non sussiste. E’ la sentenza pronunciata al termine dell’udienza dibattimentale tenuta dal G.U. presso il Tribunale di Benevento, Maria Ilaria Romano, nel processo che ha visto coinvolta una cittadina beneventana che era stata citata a giudizio con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari, avvenuta il 28 maggio 2013, quando la donna aveva avuto notizia dell'imminente decesso del padre che era ricoverato al 'Fatebenefratelli' di Benevento.
Una notizia davvero insolita, visto che la donna aveva presentato richiesta urgentissima di permesso al Gip Pezza: "Il permesso fu concesso tempestivamente - spiega con una nota stampa l'avvocato difensore Raffaele Scarinzi - ma la donna non aveva atteso la notifica del provvedimento (che le era stato comunicato dal difensore) e si era precipitata in ospedale dove aveva trovato il padre senza vita. Da qui la denuncia per evasione da parte dei carabinieri di Vitulano sfociata nell’odierno processo. Il Giudice ha ritenuto di accogliere le argomentazioni difensive portate dal legale difensore, Scarinzi, secondo le quali la violazione era stata commessa senza volontà di porsi contro il precetto normativo perché l’imputata era stata costretta dall’irresistibile richiamo al capezzale del genitore morente; perché la donna già aveva saputo del permesso rilasciatole e perché un diverso comportamento sarebbe stato umanamente inesigibile".



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