Estate in Liberta', Assemblea Popolare si autorganizza per gli eventi estivi

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Gli eventi sono promossi dall'Assemblea Popolare Rione Libertà in collaborazione con diverse associazione e attività commerciali del quartiere.

Domani pomeriggio alle ore 17.00 dinanzi la mediateca comunale del Rione Libertà ci sarà la conferenza stampa di inizio della rassegna estiva "Estate in Libertà", promossa dall'Assemblea Popolare Rione Libertà in collaborazione con l'Associazione Nati per Leggere, Biblioteca Beni del Territorio, con le attività commerciali del quartiere. Estate in Libertà sarà una rassegna di eventi musicali, artistici, cinematografici che avrà come protagonista assoluto il Rione Libertà durante i mesi estivi.

Previste serate di balli di gruppo dedicati alle famiglie ed ai più anziani grazie al contributo del musicista e cantante Gianni Liberti,serate itineranti dinanzi alle diverse attività del rione per favorire un minimo di indotto commerciale, serate di cinema all'aperto nei pressi della mediateca, presentazioni di libri e dibattiti, installazioni di mostre di giovani artisti locali e mostre fotografiche lungo la spina verde, passeggiate serali alla riscoperta della storia della nostra città in compagnia del valido contributo della Biblioteca Beni del Territorio e dell'esperto di storia beneventana Enzo Gravina, giornate di lettura dedicate ai più piccoli grazie al valido contributo dell'Associazione Nati per Leggere, infine tornei di calcetto presso la struttura riqualificata di via Bari, torneo di bocce e torneo di basket presso le strutture della spina verde riqualificate dai cittadini.

“Estate in Libertà è la risposta completamente autorganizzata e autofinanziata dei cittadini del rione – scrivono dall’Assemblea Popolare – all'indifferenza delle istituzioni che hanno preferito lasciare all'abbandono i quartieri popolari. Le delibere di affido delle strutture della Spina Verde a distanza di diversi mesi si sono rivelate il solito fumo negli occhi gettato all'occorrenza per provare ad azzittire le giuste proteste dei cittadini che chiedono l'utilizzo a scopi culturali e sociali degli spazi vuoti. La mediateca resta ancora un sogno irrealizzabile, l'auditorium resta ancora uno spazio vuoto per un problema irrisorio di proprietà dei suoli che ancora non si ha la capacità di risolvere. Migliaia di euro di soldi pubblici sono stati sperperati per costruire strutture che si preferisce tenere chiuse sebbene esposte all'incuria e al degrado e al vandalismo piuttosto che renderle vive con il protagonismo dei cittadini.Migliaia di soldi pubblici spesi per costruire strutture con finalità sociali e culturali saranno di fatto regalati sotto forma di spazi pubblici ad enti privati. Passata l'attenzione mediatica però le strutture continuano a giacere nell'abbandono e con esse anche gli spazi verdi del rione Libertà. Dopo aver assolto ad un dovere istituzionale ovvero quello di appaltare il servizio di cura del verde pubblico Mastella continua a propagandare un proprio dovere come l'elargizione di un grande favore ai beneventani. Ricordiamo pertanto agli amministratori che non è sufficiente la pulizia delle aiuole di via Napoli così come è stato fatto, perchè vanno ripulite tutte le aree verdi del rione e soprattutto sottoposte ad un lavoro di diserbo, disinfestazione e derattizzazione possibilmente evitando la ridicola opera di auto – celebrazione”.

Poi dall’Assemblea aggiungono. “Come ribadito da diversi mesi la pulizia e la cura del verde pubblico, l'igiene della città rientrano tra gli ordinari doveri di chi amministra e non c'è nulla di eccezionale e straordinario nel fare il proprio dovere, c'è piuttosto dello scandaloso nel non assolvere ai propri compiti pretendendo che la cura del verde pubblico venga fatta dai cittadini che pagano le tasse. Estate in Libertà è la risposta dal basso del Rione Libertà che si riprende i suoi spazi rendendoli vivi, sociali, gratuiti, accessibili a tutte e tutti, la risposta al deserto e all'abbandono creato artatamente dalle istituzioni, al vandalismo e al teppismo, all'indifferenza di chi amministra. Gli spazi sono di chi li vive. Il Rione è di chi lo ama non di chi lo danneggia”.



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