Alluvione. Consiglio straordinario in Camera di Commercio: "Tutelare lavoratori e far ripartire aziende e produzioni"

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Il Consiglio straordinario in Camera di CommercioIl Consiglio straordinario in Camera di Commercio

Si è tenuto alle 18.00, il Consiglio straordinario della Camera di Commercio di Benevento per fare il punto della situazione dopo l’alluvione. Presente oltre al presidente Antonio Campese, anche Umberto Del Basso De Caro, i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il vicepresidente di Confindustria Liverini, i vertici della Coldiretti.

È cominciata con un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione, il Consiglio straordinario della Camera di Commercio di Benevento. Poi a prendere parola è stato il presidente Campese, “500mila euro sono stati messi subito in campo e stiamo avviando le procedure per attingere al fondo UnionCamere. Bisogna dare risposte a tutti – continuato Campese – e dovremo rilanciare anche le attività per far capire che il Sannio ce la fa. Il Modello C – che serve alla stima approssimativa dei danni da inviare a Roma per far sì che il Governo in base a questi dati decreti lo stato di emergenza – lo hanno consegnato solo 18 comuni su 40 ed i dati sono da inviare entro al massimo 3 o 4 giorni”.

Aperti gli interventi, il primo a parlare è stato Fioravante Bosco, segretario della Uil Benevento. “Dobbiamo stringere i tempi – ha detto – altrimenti si perde l’occasione di tenere vicino chi ora ci sta dando una mano, certo, le questioni strutturali rimarranno. La metà delle strade provinciali non esistono più – ha precisato – e ci vorranno milioni di euro per risistemare il tutto. Se non si aiuta la ripresa delle attività, ne subiranno le conseguenze i lavoratori che andranno in cassa integrazione e con criteri più rigidi, dando così la botta finale ad un territorio che in 10 anni ha perso 10mila posti di lavoro”.

Subito dopo è stata la volta del vicepresidente nazionale di Coldiretti, “questa provincia – ha dichiarato Masiello – ha dimostrato grande reattività al dramma vissuto che non è assolutamente circoscritto e che ha avuto due fasi. Voglio rivolgere una poi una preghiera al sottosegretario De Caro – ha continuato – abbiamo necessità che venga riconosciuto lo stato di emergenza, che si attuino strumentazioni semplici chiare ed efficaci. Se non si interviene nel tessuto imprenditoriale – ha concluso- nelle piccole aziende, molte imprese saltano. L’ideale, sarebbe prevedere misure tampone dai 3 ai 10 milam euro proprio per loro”.

A Masiello ha fatto seguito Rosita Galdiero, segretario provinciale del Cgil. “Vorrei fosse indetta riunione con tutti gli imprenditori – ha immediatamente chiosato – ad oggi, sono 1500 i lavoratori senza occupazione e mentre le grandi aziende sono coperte per quanto riguarda la cassa integrazione, tutto questo per le piccole imprese è impossibile perchè non hanno i numeri per accedervi. Bisogna intervenire con loro per tracciare le linee. Rimettere in moto subito le aziende altrimenti se si spengono le luci non riusciranno più a ripartire. Gli aiuti sono arrivati tardi – ha concluso – ma siamo riusciti a fare tanto grazie ai volontari ma ci sono ancora paesi isolati”. E sul futuro, “bisogna iniziare anche un ragionamento con le banche, anche per i mutui contratti dai lavoratori e magari bisogna pensare ad una campagna di portata nazionale per vendere i nostri prodotti”.

Per l’assessore alle Attività Produttive del comune di Benevento, De Luca, “i problemi veri cominciano ora. Bisogna incentivare e spendere le risorse”, ponendo poi l’attenzione sull’accensione delle luci in tutta la città per dare un segnale di speranza, e proponendo la campagna, “#savebenevento invitando i turisti a venire in città accogliendoli nel miglior modo possibile”. Ed ha chiuso il suo intervento dicendo che “all’interno delle zone franche cittadine sono state inserite anche i luoghi alluvionati sia cittadini che del Sannio”.

Antonio Follo, presidente INPS di Benevento, ha detto che “già in queste ore sul tavolo di Boeri e Poletti vi è un documento redatto ed approvato stamani nel quale abbiamo elencato alcuni punti da attuare: moratoria per le imprese colpite della provincia sul pagamento degli oneri previdenziali, assottigliamento delle procedure per ottenere la cassa integrazione anche in deroga, decretazione speciale per trovare un meccanismo di deroga per gli ammortizzatori sociali anche per le imprese per dimensioni settoriali e di organico non vi accedono. Abbiamo inoltre costituito – ha concluso – una piccola task force per gli imprenditori che hanno bisogno, anche solo di chiedere delle informazioni”.

Per Domenico Oenna dell’Ugl, “il dramma c’è e la gente non può attendere” ed ha esplicato poi il meccanismo che dovrebbe portare al decreto di stato di emergenza e concludendo poi con un passaggio sulla difficile condizione dei lavoratori e l’accesso alla cassa integrazione.

A concludere la sessione straordinaria è stato il sottosegretario Umberto Del Basso De caro, che ha annunciato per il 15 novembere, “una conferenza stampa per indicare il numero degli uomini, dei mezzi, degli interventi svolti da elicotteri, Anas, Protezione Civile, Esercito ecc.. Non è mai stato fatto dal Governo – ha continuato – un intervento così massiccio e tempestivo fatto come a Benevento. In 4 giorni – ha precisato – si è passati dall’avere 11 comuni danneggiati a 61 comuni danneggiati, abbiamo un patrimonio documentale imponente per verificare quali e dove ci siano stati danni. Lo stato di emergenza? Se le schede non arrivano non verrà mai dichiarato. La Regione ha già deliberato la richiesta di stato di emergenza regione ma è lo Stato che lo conferma e per confermarlo, mancano le stime che dovranno arrivare entro massimo lunedì se vogliamo che venerdì in Consiglio dei Ministri, venga deliberato”. Sui fondi, “le cifre non sono enormi, siamo a fine esercizio ma per il 2016 sono previsti 1,5 miliardi ed inoltre si portrebbero recuperare ancora 19 o 20 milioni di euro che sono residui del terremoto del 1980”. 

Michele Palmieri



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