Pedicini (M5S): “I politici italiani giocavano a carte e votavano leggi che non conoscevano”

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Cambiano le dinamiche all interno del Parlamento europeo con l'arrivo di forze politiche non tradizionali, come il M5S.

Ieri sera l'hanno spiegato i portavoce del M5S Piernicola Pedicini e Rosa D’Amato in un incontro con attivisti del beneventano.

“Stare in Europa è un’opportunità per l’Italia, ma bisogna che a rappresentarla non siano i partiti politici tradizionali” ha commentato ieri Pedicini. “Mi piacerebbe che i cittadini sapessero cosa abbiamo trovato noi al nostro arrivo in Europa nel 2014. L’immagine che avevano di noi italiani in Europa è avvilente. I tanto stimati politici di lungo corso giocavano a carte, non si presentavano in Parlamento e non leggevano il contenuto degli emendamenti, un lavoro fondamentale per difendere l’Italia in Europa.

Il Parlamento europeo concede un solo vero potere, quello di emendare le leggi presentate dalla Commissione fatte su misura dei Paesi del Nord Europa. Bene, si tratta di un lavoro complesso, fatto di studio degli emendamenti, che i nostri politici non hanno mai fatto. Anche per questo ci troviamo in un’Europa a trazione franco-tedesca, perché i deputati di Forza Italia, Partito Democratico, tanto per citarne alcuni, non hanno mai svolto il loro lavoro fino in fondo”.

Altro tema spiegato agli attivisti è quello dei fondi europei. “Ci piacerebbe che De Luca, il governatore della Campania, spieghi ai cittadini, come mai i fondi europei che arrivano e passano tra le maglie della Regione non producono gli effetti sperati. Moltissime risorse sono state stanziate per la Campania, eppure come le altre regioni del Sud, continua a figurare tra le aree “sottosviluppate”, definizione che viene per esempio attribuita ai paesi dell’Est, come la Polonia o la Romania che però al contrario della regione Campania, ad esempio, effettivamente investono le risorse europee per investimenti che stanno producendo crescita.

Quali sono i progetti portati avanti dalla Regione che cambieranno la vita dei cittadini non tra 20 anni ma entro la prossima programmazione? Nessuno. I soldi arrivano, ma è come se non ci fossero”.



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