Rinascita Scott, 207 condanne per oltre 2120 anni di carcere

11:7:1 3210 stampa questo articolo
MaxiprocessoMaxiprocesso

Pene pesanti per boss e affiliati della 'ndrangheta vibonese. Condannati anche politici e forze dell'ordine legati al clan dei Mancuso

Lamezia Terme - Il maxi-processo Rinascita Scott, che ha portato alla sbarra 338 imputati accusati di associazione mafiosa, estorsione, traffico di droga, omicidio e altri reati, si è concluso oggi con 207 condanne per oltre 2120 anni di carcere. Le pene più severe sono state inflitte ai boss della 'ndrangheta vibonese, tra cui Pantaleone Mancuso, detto "Scarface", condannato a 30 anni di carcere, e Antonio Mancuso, detto "Tony", condannato a 26 anni.

Condannati anche numerosi affiliati ai clan, tra cui politici e forze dell'ordine locali. Tra i nomi più noti, l'ex consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini, condannato a 12 anni di carcere, e l'ex ispettore di polizia Francesco Mancuso, condannato a 10 anni.

La sentenza è stata accolta con soddisfazione dalla Procura di Catanzaro, che ha definito il processo Rinascita Scott "un colpo durissimo alla 'ndrangheta vibonese". "Questa sentenza è la dimostrazione che la 'ndrangheta non è invincibile", ha dichiarato il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri. "Il lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura sta portando risultati importanti, ma è necessario continuare a combattere questa criminalità senza sosta".

Il processo Rinascita Scott è stato il più grande mai celebrato in Italia contro la 'ndrangheta. La maxi-inchiesta, coordinata dalla Dda di Catanzaro, ha portato al sequestro di beni per oltre 1,5 miliardi di euro.



Articolo di Cronaca Nazionale / Commenti