Tutti pazzi per i giochi online
20:35:12 4607Gli italiani spendono in gaming circa 1 miliardo di euro
Anche se in un quadro generale sembra che gli italiani rispetto agli altri popoli europei siano meno avvezzi all’utilizzo di internet, è un dato di fatto che il web abbia comunque invaso la nostra vita. Ciò perché molti dei nostri gesti quotidiani come fare shopping, guardare film, ascoltare musica, socializzare si svolgono ormai anche in rete. Gli amanti dei giochi a premi, in particolare, sembrano aver trovato nella piattaforma virtuale una vera e propria oasi, ove poter giocare senza spostarsi da casa.
Tutto ciò sarebbe alla base dell’incremento del fatturato in questo settore. Infatti, da uno studio condotto lo scorso anno al Politecnico di Milano, emerge che la spesa degli italiani relativa al gaming è di circa 1 miliardo di euro. Sicuramente le scommesse sportive sono in pole position tra le preferenze, ma di grande impatto sono anche i giochi da casino.
Online non solo i siti più noti ed elaborati, ma anche quelli più semplici, possono presentare un vasto assortimento di giochi, in grado di accogliere i gusti di tutti gli utenti. Ci sono inoltre portali che offrono consigli e recensioni per scoprire quali sono i siti migliori. Un’interessante recensione riguarda Mr Green Casino, sull’articolo viene infatti descritto come giocare al meglio il bonus che è stato accreditato all’utente ed avere qualche possibilità di vincita in più.
L’avvento di internet non può, dunque, che portare maggiore successo e interesse anche in questo settore. Oggi si possono trovare infatti più informazioni sui giochi e c’è la possibilità di poter giocare ovunque ci si trovi anche attraverso i dispostivi mobili. A ciò bisogna aggiungere, anche, la lotta che online e fuori si sta portando avanti contro gli enti non autorizzati dal Monopolio di Stato.
Il logo dell’AAMS, acronimo dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, è proprio il segno distintivo dei siti autorizzati ed è usato proprio per distinguere i portali di gioco legali dai non.
Sicuramente sul fronte della sicurezza c’è ancora tanto da fare ma spetterà anche agli utenti informarsi meglio per non incappare in brutte sorprese.