Il futuro dell’agricoltura passa dalla rigenerazione

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Il futuro dell’agricoltura passa dalla rigenerazioneIl futuro dell’agricoltura passa dalla rigenerazione

FIRENZE (ITALPRESS) – Un’occasione di confronto tra professionisti, aziende agricole, ricercatori e tecnici del comparto vitivinicolo per discutere del futuro dell’agricoltura in un’epoca di cambiamenti climatici e sfide ambientali sempre più stringenti. Questo l’obiettivo dell’incontro “Rigenerare per crescere” che si è svolto a Villa Olmi, alle porte di Firenze.

Ad aprire il dibattito è stata Greta Pignata, Communication & Regenerative Agriculture Expert Bayer Crop Science, che ha illustrato il ruolo dell’azienda nel promuovere un modello agricolo innovativo e sostenibile. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Pignata – è favorire un’agricoltura che possa incrementare la produttività, garantendo al contempo la salvaguardia dell’ambiente e il benessere delle comunità agricole. L’impegno di Bayer si concentra su diversi fronti: aumento della resa e della produttività delle colture, miglioramento delle condizioni socio-economiche degli agricoltori, rigenerazione e tutela del suolo per preservarne la fertilità nel tempo, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, protezione della biodiversità e gestione sostenibile delle risorse idriche”.

L’adozione di questi modelli produttivi è una sfida che coinvolge l’intero comparto agricolo, dai piccoli produttori alle grandi aziende, con l’obiettivo comune di preservare il suolo, ridurre l’impatto ambientale e garantire la sicurezza alimentare del futuro.

“Il cambiamento climatico, l’aumento della popolazione mondiale e la progressiva riduzione delle superfici coltivabili impongono un nuovo approccio produttivo. Non possiamo più limitarci alla sostenibilità, ma dobbiamo puntare alla rigenerazione dei sistemi agricoli, così da migliorare la qualità e la salute dei terreni coltivati”, ha proseguito Pignata.

L’agricoltura rigenerativa si pone come una strategia multifattoriale, che combina tecnologie innovative, tecniche di coltivazione rispettose dell’ambiente e un nuovo approccio alla gestione del territorio. Non si tratta di una soluzione a breve termine, ma di un percorso di trasformazione destinato a rivoluzionare il settore nei prossimi anni.

Bayer intende collaborare direttamente con gli agricoltori per implementare soluzioni personalizzate e favorire la transizione verso un’agricoltura più resiliente, capace di aumentare i raccolti e i redditi agricoli, fornendo strumenti adeguati per affrontare le sfide globali. L’obiettivo dell’azienda è quello di supportare gli agricoltori nel migliorare le loro produzioni, con un impatto positivo sia dal punto di vista economico che ambientale.

Una testimonianza concreta dell’efficacia dell’agricoltura rigenerativa è arrivata da Carlo De Biasi, di San Felice, azienda vitivinicola situata a Castelnuovo Berardenga, nel cuore del senese. “Abbiamo iniziato questo percorso tra i primi in Italia – ha raccontato De Biasi – perchè crediamo che in un contesto climatico così fortemente mutato la viticoltura rigenerativa sia il corretto modello di gestione del vigneto. E’ un approccio al quale siamo stati introdotti dalle prime esperienze di alcune aziende spagnole con le quali oggi collaboriamo attraverso l’Association Viticultura Regenerativa”.

Secondo De Biasi, la sostenibilità non è più sufficiente: “Non possiamo limitarci a preservare ciò che abbiamo, dobbiamo lasciare qualcosa di migliorato per le generazioni future. Il cambiamento del contesto ambientale impone una revisione del modello vitivinicolo tradizionale, dando centralità all’agronomia e attuando pratiche che incrementino la sostanza organica nei suoli, li proteggano dall’erosione e migliorino la loro capacità di trattenere l’acqua”.

L’esperienza di San Felice dimostra che l’adozione di tecniche rigenerative consente di rigenerare i suoli, migliorare la biodiversità, mitigare gli effetti del cambiamento climatico e aumentare la resilienza delle colture rispetto agli eventi climatici estremi, che negli ultimi anni stanno mettendo a dura prova il settore agricolo.

L’incontro di Firenze rappresenta solo il primo di una serie di appuntamenti dedicati alla viticoltura rigenerativa. “Dopo la Toscana, seguiranno altri due eventi in Piemonte e Veneto, altre due regioni a forte vocazione vitivinicola”, anticipano da Bayer.

L’evento di Villa Olmi ha dimostrato che, rispetto al cambiamento già in atto, l’agricoltura rigenerativa rappresenta una via obbligata per garantire un futuro più sostenibile, produttivo e resiliente.

-foto col/Italpress –

(ITALPRESS).



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